Palermo, la rivincita di Di Mariano: tanti assist in attesa del primo gol

Il Palermo lotterà per la Serie A con un palermitano in campo da titolare (o almeno, tutto lascia presagire che sarà così): è la rivincita di Francesco Di Mariano, che dopo un anno e mezzo di alti e bassi si prepara ad affrontare il rush finale nelle migliori condizioni da quando gioca per la sua città.

Il Di Mariano visto contro il Como non si era mai visto in maglia del Palermo: essere il migliore in campo in uno scontro d’alta classifica, risultando decisivo con due assist (uno completamente “inventato”) non è stato affatto semplice, anzi si è rivelato essere una sorpresa, la migliore per un tifoso rosanero affezionato al picciotto.

L’amore a dire il vero non era mai sbocciato: arrivato nel mercato estivo della scorsa stagione, Di Mariano era visto dai tifosi suoi concittadini sicuramente come un top player, dato il curriculum condito da due promozioni in Serie A, una con il Venezia e l’altra con il Lecce. La sua stagione è risultata però anonima, come del resto quella di tutto il Palermo, e il suo rendimento è stato subito messo in discussione dai tifosi ma anche dalla società, che ha deciso di intervenire pesantemente sul mercato prendendo diversi calciatori che giocano nella sua posizione.

A Palermo sono infatti arrivati Insigne, Di Francesco e Mancuso: la stagione in corso del picciotto è cominciata sì con la maglia da titolare ma decisamente col piede sbagliato, con quel rigore alla prima giornata sparato in curva al San Nicola di Bari. Le prestazioni poi non hanno mai soddisfatto e l’infortunio rimediato a ottobre gli hanno fatto saltare sei partite consecutive e un passo indietro nelle gerarchie.

Dopo un periodo in cui Insigne ha fatto il titolare, Di Mariano è tornato a essere il preferito di Corini e i motivi sono molti: il primo è sicuramente da attribuire a… Insigne, che non ha mai convinto e che ha giocato poche partite di livello; il secondo è legato alle caratteristiche di Di Mariano, che per Corini è sicuramente un’arma tattica più utile, dato che può essere sì pericoloso in attacco, ma offre anche un non indifferente dispendio energetico per la copertura difensiva, cosa che il napoletano non ha nelle sue corde.

Quella che nasce come un’esigenza tattica sta dando i suoi frutti anche in zona offensiva: Di Mariano, rispetto a Insigne, ha meno qualità con la palla tra i piedi, ma ha dalla sua un motore diverso e una velocità che gli permettono di saltare l’uomo non con particolari dribbling ma semplicemente con il dono dell’accelerazione (impressionante quella contro il Como che porta al primo gol di Brunori). In più ha una particolare abilità nel costringere l’avversario a fargli fallo e a subire spesso ammonizioni. Quello che manca, ed è strano per un calciatore del suo livello, è il primo gol in stagione, soprattutto se si pensa che il Palermo è tra le squadre che manda più calciatori a rete.

La differenza che salta di più all’occhio è che Di Mariano sembra più concentrato e a proprio agio: Corini gli ha affidato un compito tattico ben preciso e lui lo sta svolgendo al meglio delle sue possibilità. Lo ha fatto bene con la FeralpiSalò e come meglio non poteva contro il Como, meritandosi la pole position nelle gerarchie per le prossime partite.