Palermo, Mignani e l’attacco a due punte: scalpitano Mancuso e Soleri

Il Palermo ritorna all’attacco a due: in giorni di curiosità sulle possibili decisioni del nuovo tecnico Michele Mignani sulla difesa a tre o a quattro la novità più rilevante è stata invece in attacco, con l’impiego delle due punte, una soluzione mai vista in stagione con Eugenio Corini. L’ormai ex allenatore rosanero aveva utilizzato l’attacco a due nella passata stagione, mentre quest’anno ha utilizzato il 4-3-3, il 4-2-3-1 e solamente a Pisa il 3-4-2-1.

Brunori non è più solo

I rosanero finora avevano attaccato con il solo Brunori riferimento offensivo, con degli esterni a supporto e nell’ultima parte di stagione con un trequartista che però ha sempre avuto il compito di fare da collante tra reparti. La prima buona notizia è dunque legata al capitano, che dopo mesi di “solitudine” si ritrova ad avere con sé almeno un compagno di reparto con cui dialogare e riempire l’area, sentendosi a tutti gli effetti meno solo. Nel match contro la Sampdoria questo compito è stato svolto diligentemente da Mancuso, che dopo un 2024 anonimo e tendente quasi all’inattività ha giocato da titolare segnando anche un gol dei suoi, da rapace d’area.

Le “antenne” di Mancuso e Soleri

Una scelta occasionale o rivedremo il doppio attaccante anche in futuro? Mancuso e Soleri drizzano le antenne: da troppo tempo i due attaccanti non facevano parte delle discussioni riguardanti i possibili ballottaggi per l’undici iniziale, dato che il loro posto è stato da sempre occupato dall’insostituibile numero 9. In questo periodo è stato solamente uno dei due a entrare a partita in corso, a dire il vero quasi finita. Adesso per loro si presenta una ghiotta opportunità, in parte già sfruttata da Mancuso ma che sicuramente gioverà anche a Soleri.

La posizione di Segre

Il ritorno dell’attacco a due può essere una buona notizia anche per Jacopo Segre: schierando le due punte Mignani sembra indirizzato all’utilizzo di un centrocampo a tre (4-3-1-2 o 3-5-2 che sia). Ciò permetterebbe al centrocampista di tornare ad avvicinarsi all’area di rigore, cosa che non gli è stata possibile in questo lungo periodo di 4-2-3-1 dove l’8 rosa si è preoccupato soprattutto di fare filtro a centrocampo.

Contro la Sampdoria il Palermo ha giocato con un centrocampo a tre, ma Segre ha preferito restare nella sua zona per coprire l’altra insolita mezz’ala, vale a dire Di Francesco, di carattere prettamente offensivo e schierato lì per le assenze contemporanee di Gomes, Coulibaly, Ranocchia e Vasic.

DiFra e DiMa col punto interrogativo

Il punto interrogativo più grande è Di Francesco: difficilmente rivedremo il figlio d’arte nella posizione di mezz’ala destra come avvenuto contro la Samp ed è difficile che lo vedremo esterno a tutta fascia in un possibile 3-5-2. Resta da capire se Mignani lo possa far entrare nelle rotazioni come seconda punta a supporto di Brunori o come trequartista in caso di rombo a centrocampo.

Discorso diverso per Di Mariano, il picciotto salterà per squalifica la partita contro il Cosenza ma nel caso in cui il nuovo allenatore optasse per l’utilizzo della difesa a tre fino a fine stagione può dormire sonni tranquilli. In quel caso sarebbe senza ombra di dubbio il calciatore tatticamente più importante per la sua abilità nella doppia fase. Al contrario, in caso di passaggio al 4-3-1-2, il suo utilizzo diverrebbe un rebus.

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5 thoughts on “Palermo, Mignani e l’attacco a due punte: scalpitano Mancuso e Soleri

  1. Attacco a due punte, schema sconosciuto all’ex pseudo allenatore, adesso Soleri e Mancuso avranno le loro chances.
    Tengo a precisare che anche Stulac (4 gol) e Buttaro erano spariti dal radar Corini… inconcepibile, ma era un allenatore in evidente difficoltà.

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