Palermo, Sorrentino e un’eredità mal sfruttata

La questione portiere è una degli argomenti che ha tenuto banco in questa travagliata stagione in casa Palermo. Il lancio di Posavec prima e il ricambio con Fulignati ha creato confusione e fatto rimpiangere l’assenza di una chioccia a fare da spalla, per crescere meglio e più in fretta. E il non aver preso un portiere esperto è uno degli errori che si attribuisce a Zamparini nella costruzione della squadra che è sul baratro della Serie B.

E adesso che il Palermo volerà in trasferta a Verona, troverà una sua vecchia e recente conoscenza: Stefano Sorrentino. “Occhi della tigre” e formidabile tra i pali, Sorrentino ha difeso per tre anni e mezzo la porta rosanero. Poche sbavature, tanti miracoli. E la passata stagione è stato uno dei pilastri ai quali il gruppo si è aggrappato per salvarsi, nonostante la lite e l’esonero in diretta tv di Ballardini. E a guardare la situazione attuale tra i pali, non può che sorgere un po’ di nostalgia.

SKORUPSKI E CORDAZ, QUANDO UN PORTIERE VALE LA SALVEZZA

Josip Posavec ha vissuto sei mesi al fianco di Sorrentino. Che è stata una chioccia inconsapevole, visto il successivo lancio del giovane portiere croato. Fiducia incondizionata, dal presidente agli allenatori, nonostante le papere a volte anche clamorose. Sopravvalutato o annata storta, Posavec ha deluso le attese e, complice anche una difesa colabrodo, la media gol subiti dal portiere è imbarazzante: 29 gare giocate e 63 reti insaccate, la media di poco più di 2 reti a gara.

Numeri che hanno spinto Lopez prima e Bortoluzzi adesso a giocarsi la carta Fulignati. E se in termini puramente numerici la scelta non pare abbia cambiato la situazione ( la media gol subiti è di 2 a partite viste le 10 reti incassate in 5 presenze), Fulignati ha fatto segnare un piccolo record: due gare interne senza prendere reti. Piccoli numeri ai quali aggrapparsi disperatamente. L’assenza di una “presenza” forte tra i pali è una dei fattori che ha reso il Palermo vulnerabile, del resto con Sorrentino ci si sentiva più sicuri. L’eredità dell’ex capitano rosanero non è stata raccolta in pieno, l’addio di Sorrentino ha lasciato un vuoto non adeguatamente coperto, ma rattoppato con due scommesse che al momento non si possono ritenere vinte.


1 thought on “Palermo, Sorrentino e un’eredità mal sfruttata

  1. Il giovanissimo Posavec fu scelto volutamente al posto dell’esperto Sorrentino per non rischiare di restare in serie A. Dunque nulla di cui meravigliarsi se tutti i tasselli stanno ritornando al loro posto a fine campionato. Retrocessione voluta e conquistata. ZAMPARINI CREPA.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *