Pastore: “Ripresa? Non si può rischiare la vita, se Dio vuole se ne parla tra 2 mesi”

Parla Javier Pastore. El Flaco (dopo essersi messo in gioco promuovendo la raccolta fondi per Palermo) parla del futuro del calcio e della necessità di riprendere solo quando la situazione sarà sicura per tutti.

Intervistato dalla  alla radio argentina Showsport La Red: “La nostra vita non sarà più quella di prima, cambieranno molte cose. Anche quando potremo tornare a uscire di casa – non so tra quanto – non potremo fare le stesse cose di prima. Sicuramente si giocherà inizialmente a porte chiuse, se Dio vuole potremo riprendere tra due mesi ma ad esempio in Cina sono in quarantena da tre mesi e ancora non sono tornati a giocare…”

E sottolinea: “Vedremo come si evolverà la situazione. Il calcio per me è fondamentale da quando avevo cinque anni, ma non ho intenzione di rischiare la mia vita per giocare. Siamo in contatto con i dirigenti della Roma e con l’assocalciatori per capire l’evoluzione della situazione. Secondo me è normale che i club non ci paghino se non gli facciamo guadagnare soldi, come in questo momento. Futuro? Ho 30 anni, posso dare ancora molto al calcio in Europa e alla Roma, ma un giorno voglio tornare a giocare al Talleres. Ho preso la mia decisione: tornerò in quel club quando arriverà il momento. È il mio sogno e penso di ritirarmi lì”. 

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