Paul Baccaglini e il Palermo: la storia di un sogno mai realizzato
7 Marzo - Le Iene "costringono" Baccaglini a tatuarsi il logo del Palermo: il primo passo verso i tifosi
Il 6 marzo 2017, Paul Baccaglini, ex inviato de Le Iene e fondatore del fondo di investimento Integritas Capital, venne presentato come nuovo presidente del Palermo. Un volto giovane e fuori dagli schemi, che si affacciava al calcio con un piano ambizioso: acquisire il 100% delle quote dal patron Maurizio Zamparini e rilanciare il club attraverso un progetto che univa sport e infrastrutture, con stadio e centro sportivo come punti cardine. La società stessa comunicò che l’iter burocratico sarebbe stato completato entro aprile, con il closing fissato per la fine del mese.
Il suo arrivo in Sicilia fu accompagnato da grande curiosità e attenzione mediatica. Baccaglini si presentò con entusiasmo, tatuaggio rosanero in bella vista e dichiarazioni di amore per la piazza. In tribuna si mostrava accanto alla compagna dell’epoca, l’ex velina Thais Wiggers, mentre davanti ai giornalisti non mancava mai di ostentare carisma ed energia. Per i tifosi, provati da anni di gestione tormentata, rappresentava una speranza di cambiamento.
Il closing che non arrivò mai
A metà aprile, come promesso, Baccaglini annunciò la società veicolo che avrebbe acquisito le quote, la YW & F Global Limited, registrata nel Regno Unito. Tuttavia, la chiusura dell’operazione fu più volte rinviata, ufficialmente per questioni legali e di due diligence. Nonostante le rassicurazioni, i tempi si allungarono e i dubbi aumentarono. Zamparini, inizialmente pronto a cedere, cominciò a lamentare l’assenza di garanzie economiche solide.
Il 1° luglio 2017 arrivò il colpo di scena: l’offerta di Baccaglini venne respinta dallo stesso Zamparini, che la ritenne inadeguata. Tre giorni dopo, il consiglio d’amministrazione e lo stesso presidente presentarono le dimissioni. La breve avventura di Baccaglini al Palermo si concluse così, lasciando la società nuovamente nelle mani del vecchio patron.
Un presidente atipico
Nei suoi cinque mesi a Palermo, Baccaglini lasciò un segno più mediatico che sportivo. Le sue dichiarazioni eccentriche, la promessa di mangiare dieci panini con la milza in caso di salvezza e il tatuaggio con l’aquila rosanero rimangono tra i ricordi più vividi dei tifosi. Anche il suo stile, ironico e sopra le righe, lo rese un personaggio distante dalla figura classica del dirigente calcistico italiano.
Nonostante il fallimento del progetto, molti ricordano la sua passione e la volontà di costruire qualcosa di nuovo. La sua morte improvvisa, avvenuta il 10 settembre 2025, riporta alla mente quell’esperienza breve ma intensa, che per qualche mese accese la speranza di un Palermo diverso.

Ci aveva comunque messo tanta passione questo ragazzo, aveva una grande luce negli occhi quando parlava di Palermo e del Palermo… Poi come andarono veramente le cose non lo sapremo forse mai. Dispiace. R.i.p.
Non aveva un euro e Zamparini fu tratto in inganno (diciamo così, per rispetto di un altro che non c’è più, per non dire altro) dal Presidente del Venezia di allora.
E la cosa finì malissimo.
Che cosa vuoi “sapere” ancora su come andarono le cose? Bastava andare a verificare, da subito, che società aveva fondato – con altri come lui – in America, senza un euro di capitale sociale versato e che poi chiuse poco dopo, per “sapere le cose”…
Perdonami… Dimenticavo che in questa community abbiamo la fortuna di avere un personaggio come te che ha tutte le verità in tasca. La prossima volta chiederò direttamente e mi fiderò solamente di te, promesso.
bravo, fate così che mi pare un po’ depresso, confortatelo (gm)