Prandelli: “Valencia? Mi sono sentito umiliato”. E su Balotelli…

Avventura breve che ha lasciato tanto rammarico. Cesare Prandelli, presente negli studi di Premium Sport, racconta la sua esperienza sulla panchina del Valencia: “In tre mesi ho fatto sia l’allenatore che il dirigente. Ho lasciato perché mi sono sentito umiliato. In una società il monte ingaggi conta ma è più importante il progetto tecnico-tattico che non quello economico. Zaza? L’ho richiesto perché serviva una punta che attaccasse la profondità. Ma per il resto il gioco della mia squadra non mancava“.

L’ex ct azzurro spende anche qualche parola su Mario Balotelli: “Sarebbe uno dei migliori cinque giocatori al mondo solamente se si convincesse di fare solo il calciatore. Fiorentina? Non me ne sarei mai andato, Antognoni è una persona straordinaria e saprà contribuire“.

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