Repubblica – “Flop, fallimenti e debiti. L’Isola felice non c’è più”

“La Sicilia che esprimeva tre grandi squadra in Serie A (Palermo, Catania e Messina), è solamente un ricordo lontano“. Valerio Tripi e Fabio Tartamella, sulle pagine di Repubblica, analizzano la crisi del calcio siciliano, scrivendo che bacino d’utenza, tradizione e calore dei tifosi non mancano; il problema è che non ci sono soldi.

In Sicilia ci sono mezzi economici per fare calcio solamente lontano dai grandi palcoscenici. L’esempio è il Palermo, che ha un piano per risalire in tre anni fino alle Serie B ma per investimenti più grandi servirà una nuova programmazione e capitali freschi.

A Trapani la crisi è profonda, la situazione è di evidenti difficoltà finanziarie. Il fulcro dei problemi è il contenzioso con la precedente proprietà, la FM Service. Poi ci sono 700 mila euro di debiti con i fornitori, ma sono situazioni che si possono equilibrare col mercato.

A Catania la montagna debitoria continua a diventare sempre più alta. Il club ha debiti esattoriali accertati per 20 milioni di euro. Il rischio di fallimento sembra scongiurato ma qualcuno si deve assumere la responsabilità e la gestione del club, dato che l’attuale proprietà non è in grado.

Messina, invece, è scivolata tra i dilettanti non riesce a risalire. Sia Sciotto, sponda ACR, che Arena (FC) hanno investito tanto ma nemmeno in questa stagione è arrivata la Serie C.

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