Spalletti: “Con l’Atalanta sarà dura ma noi pronti a combattere”

Luciano Spalletti, protagonista dell’odierna conferenza stampa in casa Roma, ha analizzato la sfida di domani contro l’Atalanta: “Non sarà una sfida facile. L’Atalanta è una delle migliori squadre del momento. Sono bravi nei duelli individuali, riescono a portare a casa diversi duelli. E noi, dobbiamo essere pronti a combattere, dobbiamo combattere respiro dopo respiro con loro. Siamo disponibili alla battaglia, abbiamo guadagnato qualcosa nella lotta individuale, nel mestiere della lotta individuale”.

L’infermeria giallorossa inizia a svuotarsi: “Iniziamo, finalmente, coi rientri di Manolas e Palmieri. Francesco si allena in gruppo e valuta nello scorrere dell’allenamento, Paredes in gruppo, Vermaelen ha superato per il momento tutti gli step, ne devono fare un altro ulteriore lunedì. Se va bene, martedì rientra in gruppo. Mario Rui si sta preparando per la partita con la Primavera del 26, se le cose sono tutte regolari gioca e nella settimana successiva rientra con noi. Florenzi e Nura, invece, proseguono la riabilitazione”.

Su Bruno Peres: “Dopo il suo incidente abbiamo parlato, ed è giusto così. Lui era molto dispiaciuto e anche io lo ero, perché abbiamo la responsabilità dell’immagine della Roma e farci beccare in un momento poco corretto non è un segnale di bella immagine, ma succede a tutti. Bisogna stare attenti”.

L’obiettivo di Allegri è stare davanti alla Roma pur con una partita in meno: “Se Allegri dà i compiti, noi si fa la sintesi. Per essere bravi a mirare la Juve bisogna fare come fa la Juve. Vincere le partite che vincono loro, avere i loro stessi obiettivi. Bisogna mirare ai loro stessi obiettivi. Noi dobbiamo ancora consolidare quello che abbiamo fatto vedere, noi dobbiamo essere bellissimi per essere bravi, invece si può essere bravi individualmente. E per stare alla Roma bisogna fare risultati”.

“A volte la Roma – continua Spalletti -, ha fatto contratti ad allenatori che ha mandato via e ha dovuto pagare i contratti. Io voglio aiutare la Roma a non sbagliare. Devo far vedere la qualità del lavoro. Io non sono uno che deve comandare la Roma perché la Roma è una squadra anche al di fuori, altrettanto forte, altrimenti non avrebbe composto quest’altra forza. Tutti hanno ruoli, e io per il ruolo che ho sto attento a dover dare forza alla squadra Io, sono quello che esalta o abortisce le cose, però lo faccio per la mia posizione e basta”.

Su Ventura: “È un allenatore attento, è bravo e ha portato all’Italia un suo modo di lavorare. Siamo tutti tifosi della nazionale, e se ha l’esigenza di far iniziare prima ol campionato bisogna tentare di accontentarlo, la nazionale è la squadra dell’Italia, siamo tutti facenti parte della nazionale”.


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