Salerno: “Cagliari, che ricordi! Lopez non ha ancora dimostrato il suo valore”

Sfida da ex e tanti ricordi. Nicola Salerno non dimentica gli anni trascorsi in Sardegna: “Ricordo la vittoria in Serie B nel 2004, promozione ottenuta proprio insieme al Palermo – afferma il ds rosanero a Il Corriere dello Sport – . In panchina abbiamo avuto prima Ventura e poi Reja, abbiamo lanciato tantissimi giocatori come Nainggolan, Matri, Ibarbo, Storari, Astori. Con Cellino si lavorava di comune accordo”

A Cagliari il primo incontro proprio con Lopez: “Ho trovato già lì Lopez. Mi sono reso subito conto che era un grande uomo, un ottimo giocatore e trascinatore.Ho subito capito che era un leader e che sarebbe diventato allenatore. A Palermo non ha ancora dimostrato la sua validità, lo può fare visto che si trova davanti parecchie difficoltà”. Ostacoli nel percorso di Lopez e del Palermo, la salvezza passa dalla gara di domenica: “Il Cagliari non molla, porta con sé la tradizione e il pesa di una regione intera. Per il Palermo è la partita, se mi chiedete se sono ottimista rispondo in altro modo. Ci sono i margini per recuperare e dobbiamo sfruttarli”

“Palermo e Cagliari non sono molto simili – continua Salerno – . A Palermo si vive quotidianamente e durante la settimana, a Cagliari l’ambiente si surriscalda il sabato e la domenica. Palermo la vedevo anche da avversario e so che può darti qualcosa in più. I tifosi sono straordinari, ma la riscossa dipende da noi”. Presente pieno di insidie e futuro incerto: “Il mio contratto scade nel 2018 e a Palermo non mi trovo male – ricorda Salerno -. Se la nuova proprietà preferisce strade diverse non sarà una firma a farmi restare per forza. Zamparini? Non ho sentito la sua pressione, neppure prima della nomina di Baccaglini”. E proprio sul nuovo presidente rosanero: “E’ giovane e intelligente, bravo nel lavoro mediatico. I risultati adesso toccano a noi”.


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