Santana, una vita da palermitano: sarà rosanero anche da dirigente

FOTO PEPE / PUGLIA

“Una vita da palermitano. Simbolo di una squadra incisa nel suo animo e sulla pelle”. Inizia così l’articolo di Salvatore Geraci per il Corriere dello Sport, che racconta le sensazioni di Mario Alberto Santana dopo mesi da romanzo, tra l’infortunio, la voglia di recuperare e ora una stagione sconvolta dall’emergenza Coronavirus.

Ma messa da parte l’amarezza per una cavalcata interrotta sul più bello, c’è la consapevolezza che il Palermo sarà una certezza anche per gli anni a venire. Santana infatti vede ancora un futuro in rosa, sulla strada dei 39 anni: dopo l’esperienza da capitano, infatti, la sua avventura in rosanero proseguirà da dirigente.

Geraci sottolinea: “Il Palermo resta primo in un campionato che non c’è. Tutti a casa. Meno Santana, l’unico che non deve mollare perché in fase di recupero. Niente sconti per lui. Sia pure con gli accorgenti imposti dal decreto, è costretto a seguire un programma incalzante. Difficile stabilire il giorno del suo rientro. Mario, comunque, ha fatto passi inaspettati. E ora, dopo l’ultimo decreto, anche la sua casa è diventata lo stadio dove allenarsi”.

Pergolizzi lo ha sempre tenuto in grande considerazione: “Mario ha continuato ad essere il numero uno, la guida, dimostrando attaccamento alla società e ai compagni. Ragazzo intelligente, si sente palermitano a tutti gli effetti, incarna lo spirito del gruppo, legato com’è ad ogni vicenda, lieta o triste”. E Santana ha un doppio progetto: “Esultare due volte: per me e per la C“.

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