Spalletti: “Napoli e Lazio, due sconfitte che fanno male, ma …”

Alla vigilia del match di Europa League contro il Lione, il tecnico della Roma, Luciano Spalletti, ha risposto alle domande dei giornalisti in conferenza stampa. “Sarà una partita complicata perché il livello del campionato francese è salito negli ultimi anni. Facendo un paragone con l’ultimo scontro con l’OL quando era l’unica squadra forte della Ligue1. Oggi ci sono Monaco, Nizza, Lione e PSG. Adesso sono abituati a partite di livello, di alto livello sia sul piano del gioco che della tenuta fisica. Poi è chiaro che hanno delle qualità indiscutibili. Per noi sarà fondamentale non giocare a campo aperto per limitare la velocità di elementi come Lacazette. Stiamo parlando di un giocatore in grado di sfruttare nella sua totalità le sue peculiarità. Dobbiamo ragionare sui 180′ ma fare bene nel primo match e fuori casa è un valore aggiunto. Proveremo a fare la partita anche domani, con equilibrio e con tutte le attenzioni del caso”.

la Roma, prossima avversaria in campionato del Palermo, viene da due sconfitte, una con il Napoli e una con la Lazio in Coppa Italia. Così ha risposto Spalletti sul momento dei suoi: “Al di la dell’aspetto fisico è la testa il fattore più importante. Se alla squadra dici che è stanca dai il bonus per perdere. La verità è che abbiamo affrontato due squadre fortissime contro le quali abbiamo sbagliato qualcosa ma rimanendo sempre in partita. Poi è chiaro che ci sono tante partite, ma ho fiducia nelle capacità extra dei miei calciatori. E’ solo questa la strada che possiamo perseguire. Non partecipo al disfattismo che c’è attorno a questa squadra. Ci siamo guadagnati questo palcoscenico e ce lo vogliamo riprendere. Sappiamo che ci sono delle problematicità da superare e lo faremo. Siamo una squadra che sa trovare soluzioni. Sono due sconfitte che fanno male ma sono due. Alla fine vedremo chi avrà ragione. Adesso andiamo avanti con la consapevolezza che è ancora tutto a portata di mano, seppur avendo perso il piccolo vantaggio che ci eravamo meritati. Sopporteremo anche le tensioni in più che inevitabilmente ci sono”.

Poi ha parlato anche di qualche modifica tattica: “La partita contro il Napoli si è giocata come tante altre, si sta a tre e si difende in quattro, perché dipende dagli altri per non regalare un uomo in fase difensiva, dove ti schiaccerebbero con più facilità. Ci sono delle scalature che ti permettono di avere una tranquillità, un uomo in più sulla linea difensiva ma non due-tre che ti ammucchiano e danno campo agli avversari. Se metto Bruno Peres come quinto a far attaccare il terzino avversario, è chiaro che Rüdiger fa il terzino per poter difendere bene sulle qualità degli avversari e non dare campo e superiorità numerica. Fa sempre la differenza il modo di attaccare degli avversari, che ti obbliga a fare delle scalature che compongono in modo equilibrato la fase difensiva. Come sono rispetto al passato? Peggiorato in tutto, vedo ombre in tutto. Non mi si può star vicino. Secondo me è giusto il messaggio che avete mandato al presidente quando sono arrivato: ‘Sono pericoloso’. E’ la sintesi giusta di come sono fatto. Poi ci si fa le maglie. Però son peggiorato in tutto”.


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