Spezia, Di Carlo: “Serve coraggio, sono legato al Palermo”

Vigilia di Coppa Italia anche per lo Spezia, che domani affronterà il Palermo in trasferta. Ed il tecnico dei liguri, Domenico Di Carlo, è carico: “La Coppa non è assolutamente un fastidio e faremo di tutto per giocarci il passaggio contro una squadra di Serie A, alla quale oltretutto io sono legato per il mio passato da calciatore; vengono da sette sconfitte, servirà rispetto e determinazione, ma soprattutto coraggio; sicuramente sarà una gara che ci consentirà di dare minutaggio a chi ha giocato un po’ meno fino ad oggi, ma l’obiettivo non cambia e resta quello di fare del nostro meglio per provare a conquistare il passaggio del turno e dunque la sfida al Napoli, lasciando però al Palermo tutte le pressioni. Nel calcio non c’è mai niente di scontato – continua il tecnico in conferenza stampa -, si parte da 0 a 0 e proveremo a compiere una grande impresa, come già accaduto a Roma lo scorso anno“.

Lo Spezia si troverà di fronte un Palermo in crisi, ultimo in campionato e reduce da sette sconfitte consecutive: “Hanno voglia di riscattarsi, vogliono ripartire e cercheranno di sfruttare la Tim Cup per ritrovare fiducia e risultati – afferma Di Carlo -; se De Zerbi è stato confermato dal presidente Zamparini è perchè sta lavorando bene: gli auguro di rimanere su quella panchina fino a fine anno e di salvare il Palermo“.

Tante defezioni per le aquile per la trasferta del Barbera. E Di Carlo fa il punto sugli infortuni: “Per Palermo non partiranno Terzi (ex della gara, ndr), Piccolo e Pulzetti, giocatori che vogliamo preservare in vista del Frosinone, mentre Datkovic rientrerà a breve, così come Granoche e Signorelli, il quale è già tornato a svolgere parte del lavoro con il gruppo“. Tanti infortuni, le cause non sono però chiare: “Difficile individuare una causa sola per gli infortuni – ammette l’allenatore -, dato che ci sono mille situazioni che possono portare un calciatore ad avere dei problemi fisici, ma d’ora in avanti sarà importante fare ancora maggior prevenzione e abbassare leggermente i carichi di lavoro, senza però calare troppo, dato che questa è una squadra che come filosofia di gioco deve correre più degli altri”.


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