Superlega, Calcagno: “Tempistiche sbagliate e nessun calciatore coinvolto”

Il tema è sempre quello della Superlega, ma questa volta a parlare è il presidente dell’AIC Umberto Calcagno a Radio Rai: “Le modalità e le tempistiche con la quale è stata annunciata sono state sbagliate, anche se al momento sembra tutto tramontate”.

“Il mancato coinvolgimento dei calciatori è stato un errore – afferma -, se fosse partita la Superlega non sarebbero stati interpellati prima e questo non va bene. Non sono appassionato al tema delle sanzioni e tutto il resto. I calciatori vorrebbero giocare un po’ meno per tutelare la loro salute e le competizioni sportive, per non parlare dello spettacolo”.

Calcagno non apprezza neanche il format della nuova Champions League: “Mi piace poco, si giocheranno subito 10 partite e non credo che sarà un beneficio per lo spettacolo. Dobbiamo capire come cambiare la tendenza, il calcio ha sperperato troppi soldi negli ultimi anni. La passione deve essere al centro di tutto, poi i calciatori sanno che le risorse possono venire fuori solo dalle competizioni internazionali”.

“Il mio auspicio è che gli atleti possano essere vaccinati – prosegue -, non attraverso dei privilegi ma perché la campagna vaccinale possa andare avanti. Spero che all’inizio della prossima stagione possa essere tutto a posto. Le storture nel protocollo ci sono state ma è normale”, ha concluso il presidente dell’Aic.

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