Ulivieri: “Eravamo a disposizione del Palermo, ma bisogna attenersi alle regole UEFA”

Guillermo Barros Schelotto e l’addio al Palermo: i problemi burocratici legati al suo tesseramento da allenatore hanno indotto il tecnico argentino a lasciare il club rosanero e tornare in Argentina. Renzo Ulivieri, presidente dell’AssoAllenatori, intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb, ha commentato così la decisione di Guillermo Barros Schelotto di abbandonare la guida tecnica della compagine siciliana, dopo che la UEFA non ha riconosciuto valida la sua licenza da allenatore): “Questa è una situazione che riguarda l’Europa e noi come FIGC dobbiamo attenerci alle regole disposte dalla UEFA. Magari da noi le regole qualche volta vengono stiracchiate qua e là ma quando è la UEFA a imporre determinate regole non puoi fare nulla. Loro controllano i nostri corsi, come facciamo gli esami. Chi vuole allenare da noi deve iscriversi subito a un corso. Dal canto nostro eravamo a disposizione del Palermo”. Il caso di Schelotto è paragonabile a quello di altri allenatori che hanno avuto la deroga? Il primo esempio è quello di Mancini nel 2002
“No perché nel caso di Mancini fu Petrucci, commissario della Federazione, a fare una norma apposita per lui facendo sì che diventasse in regola. Facendo tra l’altro arrabbiare tutti. Ma non è un caso paragonabile a quello di Schelotto”.

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