Vibonese, l’ex rosa Marson: “Palermo una seconda casa”

Vibonese – Palermo sarà una partita particolare per alcuni giocatori dei padroni di casa. Uno è certamente Danilo Ambro, “scartato” dalla società rosanero quest’estate al momento della scelta dei calciatori che avrebbero composto la rosa (gli era stato offerto un periodo di prova, che lui ha rifiutato). Un altro è Vincenzo Plescia, palermitano che ha giocato tra le fila dei rosa per una sola stagione (2017-18).

Poi c’è anche Leonardo Marson, portiere del club calabrese, calciatore del Palermo dal 2015 al 2018, che ultimamente sta trovando parecchio spazio tra i pali, assoluto eroe del match pareggiato a Bari, con grandi interventi e un rigore parato ad Antenucci.

“Abbiamo il merito di non partire mai sconfitti – afferma Marson alla redazione di Gianlucadimarzio.com -. Contro Ternana, Bari e Teramo, le prime 3 in classifica, abbiamo fatto 2 punti e contro la Ternana abbiamo perso solo nel recupero. Spero sia l’annata della maturità definitiva”.

Con i rosa arrivò in finale del torneo di viareggio nel 2016, partita poi persa contro la Juventus: “Era una squadra di grande qualità, gente che oggi è in A come Pezzella e La Gumina, un gruppo di tutto rispetto. Ci siamo tolti belle soddisfazioni sia dal punto di vista personale che di squadra. I rapporti sono ottimi con tutti. Quest’anno a Vibo mi sono ritrovato con Plescia e Ambro”.

Palermo e il Palermo sono rimasti nel cuore, un ex compagno di squadra in particolare: “Sorrentino per me è stato importantissimo. All’inizio mi punzecchiava spesso e a 17 anni non sempre hai la bravura di capire il senso di quei gesti. Dopo un paio di settimane ho capito che lo faceva per il mio bene, perché intravedeva delle doti e dei margini di crescita in me. A 37 anni si allenava come un ragazzino. Mi ha insegnato che ogni allenamento va vissuto come se fosse una partita. Palermo è diventata una seconda casa, l’esperienza più formativa della mia carriera”.

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