Zamparini ci ride su: “Europa? Sì, andremo in Champions…”

È un Maurizio Zamparini decisamente di buon umore quello che si concede alle pagine della Gazzetta dello Sport. Il campionato sorprendente del suo Palermo spinge il patron rosanero a fare qualche pronostico azzardato, dopo aver previsto in estate un possibile ingresso nella lotta all’Europa: “Arriveremo in Champions League…”, sentenzia Zamparini, che poi aggiunge: “Alt: sto scherzando. Andiamo avanti e cerchiamo di salvarci prima possibile, il resto si vedrà. Nel 2006-­07 Guidolin arrivò al giro di boa con la bellezza di 38 punti da vicecampione d’inverno, nel ritorno ne totalizzò appena 17, quindi… Io però sono certo che Iachini nella seconda parte del campionato non farà meno di 30 punti“. La svolta del Palermo sta tutta nel ritiro in Friuli dopo la sconfitta di Empoli. Un k.o. che sembrava aver messo definitivamente in discussione il futuro di Beppe Iachini in Sicilia, che invece è proseguito in una maniera che il presidente Zamparini non avrebbe mai potuto immaginare: “Ammetto di avere vissuto un momento di grande disagio ma ho voluto fare una verifica e approfittando della sosta ho portato la squadra in ritiro a casa mia, in Friuli, per compattarla. Là ho capito che la nota stonata non era l’allenatore ma il direttore sportivo e così Iachini è rimasto e Ceravolo è andato via. Bisogna anche dire che è girata la ruota, perché nelle prime gare eravamo stati sfortunati”. I trascinatori del Palermo, come nella passata stagione, sono ancora Vazquez e Dybala. Due acquisti di cui Maurizio Zamparini può tranquillamente vantarsi, anche se con Vazquez c’è un legame particolare: “Beh, se li ho presi significa che ci credevo – ha dichiarato Zamparini – ma devo anche dire che Vazquez l’anno scorso stavamo per regalarlo: era finito fuori rosa e questo mi intristiva parecchio. Ecco, Franco è forse il giocatore che mi ha sorpreso di più, bravo Iachini a recuperarlo e bravo il ragazzo a smentire tutti e io sono proprio felice per lui. Una chiamata di Conte? E perché no? Al contrario di Dybala, destinato a giocare al fianco di Messi, Vazquez sa bene che l’Argentina non lo chiamerà mai, così accarezza l’idea di vestire l’azzurro che valorizzerebbe la sua carriera“. Il patron rosanero spegne inoltre le voci su un possibile addio del duo argentino. Anzi, rilancia e conferma di essere vicino al prolungamento di contratto per entrambi: “Lasciarli partire? Assolutamente no, stanno per rinnovare entrambi e se ne parlerà a giugno. A che cifre non saprei dire: 50, 60 o 70 milioni di euro, lo stabilirà il mercato. Ho già nel mirino i Pastore, i Cavani e i Dybala del futuro. Il nostro segreto è il lavoro di gruppo, ecco perché abbiamo continuato a pescare buoni giocatori, anche senza i Foschi e i Sabatini“. Più che Champions League o scudetto, però, il sogno di Maurizio Zamparini da almeno cinque anni è quello di portare a Palermo un investitore per aumentare la potenza economica del club. Un sogno che, grazie alle prestazioni straordinarie della squadra, potrebbe essere più concreto: “Certo, anche se non è facile portare qui investitori stranieri, perché il sistema Italia non incoraggia – dichiara il patron del Palermo – troppa burocrazia, troppi limiti. Eppure qualcosa potrebbe maturare. Non solo arabi, potrebbe essere americano, russo, ma anche sudamericano. Se trovo un imprenditore disposto ad investire 100 milioni di euro, gli lascerei la poltrona di presidente e il Palermo potrà avere una squadra da Champions e tenere in Sicilia Dybala e Vazquez“. O magari, chissà, completare i progetti per il nuovo stadio: “Chiedetelo al Comune di Palermo: da due anni tengono in un cassetto il progetto che abbiamo presentato. Fra un mese potrei anche partire. Ma la nostra politica ormai preferisce non fare nulla piuttosto che rischiare di finire nell’occhio del ciclone, in Sicilia in particolar modo. Eppure in un momento di grande crisi economica avviare un’opera che al pubblico non costerebbe nulla sembrerebbe indispensabile. Il nuovo stadio da 35 mila posti costerebbe 120 milioni di euro, fatto con soldi privati e garantirebbe al Paese di incassare 5 o 6 milioni di euro di tasse e circa la metà alla Sicilia. Darebbe lavoro a 2­300 persone per un anno e mezzo e altrettante ne impiegherebbe dopo per la gestione di quel che girerebbe attorno ad una struttura aperta tutta la settimana“. Un ultimo pensiero, infine, Zamparini lo dedica al Catania, attualmente in zona retrocessione in Serie B: “ Il mio augurio sincero d’inizio d’anno è per Pulvirenti: spero che il Catania torni subito in A. Lo dico anche perché dopo 2 anni di assenza, mi manca troppo il derby“.


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