PALERMO, PERQUISIZIONI DELLA GUARDIA DI FINANZA IN SEDE. ECCO LE IPOTESI DI REATO

Non c’è pace per il Palermo calcio. Il risveglio è stato da choc: la Guardia di Finanza è stata nella sede del Palermo in via del Fante fino a notte fonda per una serie di perquisizioni nell’ambito di un’inchiesta che non promette nulla di buono per i tifosi rosanero.

I reati ipotizzati sarebbero falso in bilancio, appropriazione indebita, riciclaggio e autoriciclaggio. Le perquisizioni, secondo quanto si apprende, riguardano non soltanto gli uffici della società ma anche quelli del Gruppo Zamparini e l’abitazione del presidente. Indagati sarebbero anche ex dirigenti del Palermo e di altre società del gruppo Zamparini.

L’indagine però non sarebbe legata alla cessione del club a Paul Baccaglini (così come sottolineato anche dalla Procura), ma alla Mepal, la società per azioni ceduta da Zamparini, delegata inizialmente alla commercializzazione dei prodotti a marchio Palermo e poi ai progetti del nuovo stadio e del centro sportivo rosanero. Sott’occhio anche alcune operazioni di mercato, con l’ipotesi che siano state appesantite dalle commissioni dei procuratori.

>Zamparini a SN: “Sono indignato, un danno enorme per il Palermo”

Lo stesso Maurizio Zamparini però si dice sereno della regolarità dell’operazione e a Stadionews si dichiara stupito e indignato dal danno di immagine arrecato. A ribadire la serenità del patron è stato anche l’avvocato Sanseverino, uscendo dagli uffici di Viale del Fante: “Nulla da aggiungere, Zamparini è sereno”.

Altri tormenti dunque. Altre nube minacciose. Proprio ieri avevamo assistito all’ultimo capitolo della telenovela tra Zamparini e Baccaglini con il patron friulano che aveva violato il patto di riservatezza di cui lui stesso aveva parlato per esporre le cifre dell’offerta avanzatagli da Baccaglini. Ora le perquisizioni della Finanza e una giornata da vivere con il fiato sospeso.


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