Fratelli d’Italia: il testo dell’inno nazionale italiano

Il Canto degli Italiani (o Fratelli d’Italia o Inno di Mameli) è l’inno nazionale italiano. Il testo è un canto risorgimentale scritto da Goffredo Mameli e musicato da Michele Novaro nel 1847.

“Fratelli d’Italia” è stato scelto dall’Assemblea Costituente come inno provvisorio della Repubblica Italiana nel 1946, senza però essere dichiarato inno ufficiale con un provvedimento costituzionale o di legge. L’unico provvedimento a riguardo è la legge nº 222 del 23 novembre 2012, che ne prescrive l’insegnamento nelle scuole.

Ecco il testo completo di Fratelli d’Italia, l’inno nazionale italiano:

Fratelli d’Italia
L’Italia s’è desta,
Dell’elmo di Scipio
S’è cinta la testa.
Dov’è la Vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.

Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò.
Noi siamo da secoli
Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un’unica
Bandiera, una speme:
Di fonderci insieme
Già l’ora suonò.

Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò.
Uniamoci, amiamoci,
l’Unione, e l’amore
Rivelano ai Popoli
Le vie del Signore;
Giuriamo far libero
Il suolo natìo:
Uniti per Dio
Chi vincer ci può?
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò.

Dall’Alpi a Sicilia
Dovunque è Legnano,
Ogn’uom di Ferruccio
Ha il core, ha la mano,
I bimbi d’Italia
Si chiaman Balilla,
Il suon d’ogni squilla
I Vespri suonò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò.

Son giunchi che piegano
Le spade vendute:
Già l’Aquila d’Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d’Italia,
Il sangue Polacco,
Bevé, col cosacco,
Ma il cor le bruciò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò


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