Il calcio italiano nel caos | Si è giocato tra mille polemiche

La Serie A recupera le partite della 26a giornata ma continua il caos. Le squadre sono scese in campo ma fuori dal rettangolo di gioco sono state tante le polemiche tra le istituzioni che gravitano intorno al mondo del calcio.


ORE 22.41 – La Juventus ha vinto il derby d’Italia, concludendo una giornata a suo modo storica per il calcio italiano. LE PAGELLE.

ORE 21.45 – Il presidente del Coni Giovanni Malagò, ospite della trasmissione “Che tempo Che Fa” su Rai due: “Non si può vedere e sentire il fatto che alcuni campionati vadano avanti e altri no. Martedì o la FIGC conferma la decisione della Lega assumendosi la responsabilità o deve esprimere la contrarietà commissariando di fatto la Lega. Io credo che tutti quanti, dal calcio alla pallacanestro, dal baseball al volley, debbano andare nella stessa direzione. Non ci può essere margine“.

ORE 20.35 – Ai microfoni di Sky Sport, Marotta parla prima di Juventus – Inter: “E’ una situazione paradossale e surreale che speriamo possa finire presto. Abbiamo riunito velocemente il consiglio della Lega prendendo spunto da una sollecitazione che è arrivata dal sindacato dei calciatori nella persona del suo presidente. Solo che non eravamo giuridicamente nella condizione di sospendere le partite perchè eravamo a ridosso di queste. Non c’erano assolutamente i tempi né la Lega avrebbe potuto assumere una decisione che avrebbe potuto modificare un programma già stabilito. Posso dire che la Lega ha seguito i decreti ministeriali, nella notte è stato emanato un nuovo decreto e la Lega e le società hanno rispettato questa situazione in pieno”.

ORE 19.48 – Paolo Dal Pino replica al ministro Spadafora con una dichiarazione all’Ansa: “Le affermazioni del ministro Spadafora sono sbagliate nel merito e nella sostanza. Il ministro ignora le norme e rifiuta la responsabilita’ del suo ruolo. Invece di fare demagogia sia coerente con le proprie azioni di governo e se necessario emani un Decreto assumendosi responsabilità che sta scaricando su altri”.

ORE 18.50 –  “La Lega Serie A, già prima della lettera odierna dell’AIC, – si legge in una nota – aveva riunito la scorsa settimana i medici sociali di tutte le Società, con l’obiettivo primario di stabilire regole corrette a tutela della salute degli atleti professionisti. Ha inoltre immediatamente costituito un Comitato di esperti medico-scientifici, coordinato dal Prof. Maurizio Casasco per affrontare la situazione emergenziale dovuta al Coronavirus”.

ORE 18.40 – Nuova replica del ministro Spadafora, ospite di “90° minuto” sulla Rai: “Nessuno della LegaCalcio si assume la responsabilità perché ci sono interessi economici. Il mondo del calcio si sente immune dal virus, dalle regole e dai sacrifici che sta facendo tutta Italia

ORE 17.35 – Arriva anche la presa di posizione della Lega Serie A. Ecco la nota:

“La Lega Serie A, fin dal primo giorno di emergenza per il Paese, ha sempre rispettato – per tutelare il supremo interesse alla salute – tutte le indicazioni governative ricevute sulla gestione epidemiologica del virus COVID-19, anche quando si sono manifestate in modo ondivago e contrastante. A salvaguardia e a tutela della salute degli atleti tesserati dalle Società e degli addetti ai lavori, la Lega Serie A ha riunito prontamente, la scorsa settimana, in conference call, i medici delle Società, con il coordinamento del Prof. Casasco, per stabilire procedure e comportamenti atti a tutelare massimamente la salute di tutti. Anche oggi la Lega Serie A si è attenuta strettamente a quanto determinato dal Dpcm emanato questa mattina dal Primo Ministro Conte, nel combinato disposto con la decretazione d’urgenza della FIGC (comunicato ufficiale 173/A) che ha stabilito che tutte le gare sul territorio debbano svolgersi a porte chiuse. Il ritardo del fischio d’inizio della partita Parma – Spal deve essere attribuito alla richiesta della Figc di un confronto urgente sulle richieste dell’Associazione Italiana Calciatori. Contravvenendo alle previsioni contenute nel Decreto, che autorizza lo svolgimento delle gare professionistiche di Serie A TIM a porte chiuse, l’AIC ha chiesto, a pochi minuti dal fischio di inizio, la sospensione del campionato, paventando lo sciopero dei calciatori. Una richiesta che ha messo a serio rischio la tenuta del sistema, già fortemente penalizzato dallo stato di emergenza, minacciando anche il pagamento degli stessi stipendi dei calciatori. Il Consiglio di Lega Serie A, riunitosi nel frangente dello slittamento orario dell’inizio della gara del Tardini, ha ritenuto doveroso rispettare le indicazioni governative previste nel DPCM di questa mattina, proseguendo con lo svolgimento delle partite a porte chiuse. Le medesime considerazioni qui espresse valgono per quanto riguarda i diritti televisivi, dove Lega, Sky e Dazn si sono attenute alle disposizioni in essere.
Le reiterate e contrastanti dichiarazioni governative contribuiscono soltanto ad accrescere lo stato di confusione generale e sicuramente non aiutano il sistema a superare il momento di difficoltà generato dal Virus”.

ORE 17.20 – “I campionati vanno fermati. Il segnale che le istituzioni sportive danno è pessimo. È pericoloso viaggiare da e per le zone rosse, è pericoloso giocare a calcio, è pericoloso salutarsi. Le squadre oggi stanno purtroppo scendendo in campo per dovere nei confronti di chi non ha il coraggio di decidere che il calcio non può avere deroghe contro il coronavirus”. Così in una nota l’assocalciatori ribadisce la sua posizione in merito all’emergenza coronavirus. “Martedì ci sarà il consiglio federale – conclude l’Aic -, ci aspettiamo una cosa sola, la sospensione dei campionati fino a quando non ci saranno le condizioni per giocare”.

ORE 16.55 – Dopo le partite del pomeriggio salgono a tre i “colpi” a sorpresa in chiave salvezza: la Samp rimonta il Verona, il Genoa espugna San Siro (QUI i dettagli).

ORE 16.00 – Juventus – Lione a Malta? La federazione calcistica locale afferma che l’ipotesi è “già stata scartata” a seguito di contatti informali. No comment della Juventus (QUI i dettagli).

ORE 15.45 – Allarme Coronavirus in Serie C: giocatore della Reggio Audace positivo (QUI i dettagli).

ORE 15.40 – La Spal vince a Parma: decisivo un rigore trasformato da Petagna.

ORE 15.20 – “Sospensione della Serie A? Sì, c’è questa possibilità. Martedì aspettiamo la decisione della Lega per quello che si farà per il campionato”. Lo afferma il ministro Vincenzo Spadafora, ospite della trasmissione Rai “Quelli che il Calcio”.

“Bisogna rispettare le regole, perché nessuno vuole un caso di contagio anche in Serie A per poi dover prendere provvedimenti. Il mio è un appello anche ai calciatori: è un tema delicatissimo, il mondo del calcio non può andare avanti rischiando il contagio. Il Decreto del presidente del Consiglio consente di giocare a porte chiuse, ma l’evoluzione della situazione del Coronavirus è continua. La Lega Serie A ha deciso di andare avanti per questo weekend, io non condivido questa decisione”.

ORE 15.15 – Al momento rientra l’ipotesi di sciopero da parte dell’Assocalciatori. Ogni decisione dovrebbe essere presa a seguito del Consiglio Federale Straordinario della Figc in programma martedì 10 marzo.

ORE 15.00 – Inizia anche Milan – Genoa (seconda partita di Serie A in programma oggi), ancora in corso Parma – Spal.

ORE 14.23 – L’Assocalciatori, che da subito si era detta contraria alla ripresa del campionato per bocca del presidente Tommasi, valuta lo sciopero.

ORE 14.17Sky Sport risponde al ministro Spadafora sul tema delle partite in chiaro.

ORE 13.55 – Viene convocato per giorno 10 marzo un Consiglio Federale straordinario.

ORE 13.45 – INIZIA PARMA – SPAL.

ORE 13.11PARMA – SPAL SI GIOCA. Calcio d’inizio alle 13.45.

ORE 12.29 – Parma e Spal non scendono in campo per il recupero della 26a giornata dopo le parole di Spadafora.

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