Paternò, Asero: “Ci davano per retrocessi, questo ci ha dato enormi motivazioni” ​​

Paternò, Asero: “Ci davano per retrocessi, questo ci ha dato enormi motivazioni”

Alessio Asero (Facebook) Stadionews

Senza il favore dei pronostici iniziali, il Paternò è riuscito ad ottenere la salvezza nel campionato di Serie D girone I e con anticipo. Abbiamo fatto un bilancio con il capitano e simbolo rossazzurro Alessio Asero.

Stagione al di sopra delle aspettative.

“Decisamente sì, un settimo posto che all’inizio era utopia. Con lo staff abbiamo lavorato duro dal primo giorno, sin dagli allenamenti iniziali abbiamo solo pensato a tenere la testa bassa e a pedalare. Quando società, staff, squadra e ambiente remano tutti nella stessa direzione, i risultati arrivano.



In tanti in estate vi davano già per retrocessi. 

“Abbiamo trasformato questo scetticismo iniziale in grandi motivazioni, per noi è diventato un punto di forza. Dal 30 luglio ce lo siamo ripetuti in ogni allenamento, tutti ci davano davvero per spacciati mentre già alla prima settimana di gennaio eravamo già a quota 27 punti…”.

C’è un momento di questa stagione che rimarrà indelebile nella memoria?

“Porterò sicuramente dentro il ricordo del mio gol contro il Sant’Agata. Provavamo e riprovavamo questo schema da tempo e non riusciva mai (ride, ndr), lo abbiamo fatto in partita con l’ok del mister e ci ha permesso di guadagnare tre punti importantissimi. A livello di squadra invece ricorderò a lungo la partita contro il Siracusa, anche se non abbiamo vinto ma raramente ho visto una squadra con quella garra, quella fame. Da capitano ero sbalordito dei miei compagni, era dicembre e ho capito che ci saremmo salvati”.

Futuro ancora rossazzurro?

“È ancora troppo presto per parlare di futuro, aspettiamo e vediamo. Sicuramente il mio cuore è qui a Paternò, ma torneremo a pensare al calcio tra qualche settimana, per adesso penso solo a staccare la spina”.

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