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Napoli campione d’Italia: durante la festa Scudetto 39 feriti, 10 rapine e un tiktoker arrestato

Napoli festa Scudetto

La gioia per il quarto scudetto del Napoli è stata macchiata da una notte di disordini, violenze e interventi sanitari che hanno trasformato le celebrazioni in un bollettino di cronaca. Mentre la città esplodeva di entusiasmo per la storica vittoria, le forze dell’ordine e il personale sanitario hanno affrontato un’ondata di emergenze.

Decine di feriti e interventi medici d’urgenza

Secondo quanto riportato dall’Ansa e confermato dall’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate”, ben 39 persone sono state medicate negli ospedali Vecchio Pellegrini e San Paolo. La maggior parte di loro ha riportato ustioni causate dall’uso sconsiderato di fuochi d’artificio e materiale pirotecnico, mentre altri sono rimasti coinvolti in colluttazioni. Tra i feriti anche un cittadino belga di 27 anni, accoltellato alla gamba da due sconosciuti in scooter in via Poerio, apparentemente senza motivo. È stato dimesso con una prognosi di dieci giorni. Si tratta di un bilancio parziale, limitato a due presidi ospedalieri.

Secondo i dati ufficiali forniti dall’ASL Napoli 1 e dalla Protezione Civile – riportati dal Quotidiano Nazionale – nella notte tra il 23 e il 24 maggio oltre 120 persone hanno ricevuto soccorsi tra ospedali cittadini, tende mediche allestite in luoghi strategici come Piazza del Plebiscito e Piazza Dante, e ambulanze del 118.



Rapine, aggressioni e armi: il lato oscuro della festa

Le forze dell’ordine hanno documentato dieci rapine consumate e sette aggressioni denunciate. In via Sambuco un 47enne di Cercola è stato derubato dello scooter e colpito con il calcio di una pistola: è stato medicato e dimesso dall’ospedale Villa Betania. Un 28enne di Caserta è stato invece accoltellato allo zigomo da ignoti e medicato al Pellegrini.

Fuori dallo stadio Maradona, già prima del fischio d’inizio contro il Cagliari, si è verificata una maxi-rissa: lancio di bottiglie e caos hanno coinvolto anche un veicolo del 14° Battaglione Carabinieri “Calabria”, colpito da una bottiglia di vetro.

Arresti e sequestri: il caso del tiktoker armato

Tra i casi più eclatanti, l’arresto del tiktoker 26enne Michele Napolitano: dopo aver forzato un varco in via Acton, ha tentato la fuga lanciando una pistola nei giardini di Molosiglio, per poi ingaggiare una colluttazione con i carabinieri. L’arma, un revolver con matricola abrasa e carica con sei proiettili calibro .38 special, è stata recuperata e sequestrata. Il giovane è finito in carcere in attesa della convalida.

Fermati anche due giovani di 17 e 18 anni mentre cercavano di innescare un grosso petardo artigianale in Piazza del Gesù. In loro possesso sono stati trovati altri sei petardi tipo “Kobra” del peso complessivo di 280 grammi.

Veicoli abbandonati e atti vandalici

In Piazza Nazionale i carabinieri hanno scoperto diversi veicoli trasformati per i festeggiamenti e poi abbandonati. In uno di questi è stata rinvenuta una pistola scacciacani calibro 38. A Casalnuovo, intorno alla mezzanotte, è stato arrestato per evasione un 25enne che, col volto coperto, cercava di mimetizzarsi tra la folla.

Grave anche il danneggiamento della Fontana del Carciofo in Piazza Trieste e Trento, simbolicamente assalita dai tifosi nonostante le reti protettive predisposte dal Comune: divelta la ringhiera in ferro che circondava il monumento.

2 thoughts on “Napoli campione d’Italia: durante la festa Scudetto 39 feriti, 10 rapine e un tiktoker arrestato

  1. Il mondo può fare a meno di un tiktoker per qualche tempo. Ce ne sono tanti in giro e non se ne sentirà la mancanza…

  2. Solo la lite fuori dallo stadio è riconducibile a tifosi.
    Tutto il resto degli episodi non c’entrano nulla con tifo, calcio e tifoserie: i feriti sono in gran parte per incidenti stradale, l’accoltellamento non riguarda nè calcio nè tifo, le rapine non c’entrano nulla con il calcio nè con il tifo (anzi gli unici tifosi erano i derubati).

    Per il resto dal sindaco alle altre autorità hanno elogiato la maturità e la civiltà della tifoseria.
    E in fin dei conti considerando che c’erano in giro mezzo milione di persone a festeggiare non è successo davvero nulla.

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