Chi è Samuel Giovane, il nuovo jolly del Palermo ​​

Chi è Samuel Giovane, il nuovo jolly del Palermo

Il Palermo accoglie un nuovo volto destinato a portare qualità e duttilità alla rosa di Inzaghi: Samuel Giovane. Il centrocampista classe 2003 arriva dall’Atalanta con la formula del prestito con diritto di riscatto e obbligo in caso di promozione in Serie A.

Nato a Lugo di Romagna il 17 settembre 2003, Giovane ha mosso i primi passi calcistici nel Cesena, tra il 2011 e il 2017, crescendo in un settore giovanile che ha prodotto diversi talenti come Prati e Casadei. Successivamente, il trasferimento all’Atalanta gli ha permesso di perfezionarsi in una delle migliori scuole calcio d’Italia, fino alle esperienze in prestito con Ascoli e Carrarese.

Un percorso tra crescita e maturità

Nel biennio all’Ascoli, tra il 2022 e il 2024, ha collezionato 55 presenze, confermandosi come giocatore affidabile in Serie B. La scorsa stagione alla Carrarese gli ha regalato ulteriori 31 partite, oltre alla possibilità di mettersi in luce anche come uomo-assist. Parallelamente, Giovane ha indossato con continuità la maglia azzurra delle selezioni giovanili, totalizzando circa 50 presenze dall’Under 15 all’Under 20. Era capitano della nazionale vicecampione del Mondiale di categoria, in squadra c’era anche Desplanches.



Questo bagaglio di esperienze, sommato alle sue 86 presenze complessive in cadetteria, rappresenta una garanzia importante per un Palermo che punta a salire di livello. Nonostante i soli 22 anni, Giovane conosce bene la categoria e porta con sé la mentalità di chi ha già affrontato sfide di spessore.

Duttilità e visione di gioco

Una delle caratteristiche principali del nuovo acquisto rosanero è la sua duttilità. Può essere impiegato come mezzala o esterno di centrocampo a tutta fascia, mostrando grande adattabilità alle esigenze tattiche. È di piede mancino, quindi è considerabile un vice Augello. In passato, all’Ascoli e in Nazionale, è stato utilizzato anche come terzino sinistro, pur non essendo questo il suo ruolo naturale.

Giovane si distingue soprattutto per l’intelligenza calcistica e la capacità di leggere le situazioni di gioco. È abile nella conduzione palla e nelle giocate di prima, come dimostrato con assist decisivi durante la scorsa stagione: dalla rifinitura per Cicconi contro il Frosinone al cross millimetrico per Bouah contro il Pisa.

Un profilo interessante

Pur non essendo un calciatore velocissimo, compensa con finte di corpo efficaci e un’ottima tecnica di base. Sa rendersi pericoloso con inserimenti intelligenti, come dimostrato dal gol di testa segnato contro il Südtirol con la maglia della Carrarese. La sua crescita sembra avere ancora ampi margini, soprattutto in termini di continuità offensiva.

Il direttore sportivo Osti ha puntato su un profilo under, versatile e già rodato per la Serie B. Giovane potrebbe partire dalle retrovie nelle gerarchie, ma con il tempo ha tutte le carte in regola per diventare più di una semplice alternativa. Palermo ha trovato un jolly che unisce prospettiva e presente.

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