Palermo, destinazione Paradiso: e Pippo è il suo profeta. Le pagelle ironiche di A&F ​​

Palermo, destinazione Paradiso: e Pippo è il suo profeta. Le pagelle ironiche di A&F

Altra serata piena di passione, con lo stadio stracolmo di gente che non ha una vita sociale soddisfacente e deve rifugiarsi, per godersi l’avvio del weekend, nel passatempo preferito di pochi veri malati di pallone. L’entusiasmo è giustamente alle stelle perché il Palermo macina punti e avversari. Però noi siamo vecchi e ormai rotti alle insidie del campionato più lungo e più bastardo del mondo.

Non ci fregherete! Non andremo allo stadio felici e contenti come se fosse un britannico pub crawling con finale al casinò per provare a pescare gli orfanelli alla roulette! Arriva la Bari che è forte ed è pure in crisi e quindi stiamo in campana e ci accomodiamo sui nostri seggiolini con le solite facce stralunate da stress calcistico e tachicardia pallonara.

A Bolzano Pippo ha schierato una formazione di lotta e di governo ma stasera ci regala un undici iniziale da serata di gala, con l’inserimento di Palumbo e Brunori insieme in avanti. A centrocampo non rinuncia a Segre e Ranocchia mentre in difesa Pierozzi si sposta centrale di destra per fare posto a Gyasi sulla fascia. In avanti, a fare pentole e coperchi, come sempre, Joel “dammi mezza palla e li faccio nuovi” Pohjanpalo. Formazione arrembante!



E il Palermo rende onore alle scelte del suo condottiero cominciando a pressare immediatamente e a non far ragionare i galletti pugliesi (e con i luoghi comuni siamo a posto!). E così, dopo neanche cinque minuti arriva la prima occasione di Brunori con un mezzo miracolo del portiere ospite. I rosanero continuano a pressare per un bel po’ ma non sbloccano la partita e anche il Bari comincia a farsi vedere timidamente in avanti: la partita diventa un po’ più equilibrata ma comunque avvincente come una trattativa sui dazi di Trump.

Ma il pallino del gioco e l’inerzia della gara (come dicono i giornalisti veri) sono dalla parte del Palermo che però non trova la zampata vincente anche per meriti di Cerofolini, chiaramente in serata di grazia. Il finale di primo tempo è un assedio e lo zero a zero ci sta più stretto di una camicia di forza.

Nella ripresa il Palermo riparte subito forte, pressa e gioca di fino. Il Bari non ci capisce praticamente nulla. Il gol arriva anche su un cucchiaio delizioso di Palumbo per Brunori che però è in fuorigioco. I minuti passano inesorabili, il Bari raramente riesce a superare la metà campo, ma il risultato resta bloccato sullo zero a zero. Arrivano i primi cambi di Inzaghi per tenere alto il ritmo ed esce uno stremato Palumbo con l’ingresso di Gomes e, subito dopo, Le Douaron e Diakite rilevano Brunori e Gyasi. E la mossa di Pippo è magica!

Proprio mentre ci chiediamo come minchia dobbiamo segnare e il match si avvia verso un finale che sembra triste e stanco, Le Douaron trova una mezza palla volante in area e la mette dentro. E il Barbera impazzisce di gioia! Pippo giustamente “si quartìa” e Blin e Giovane prendono il posto di Ranocchia e di uno straripante Segre che esce tra le ovazioni della folla. Il Bari si riversa in avanti e gli viene tutta la premura che gli era mancata nel corso di una partita nella quale la melina era stata la strategia principale della squadra di Caserta.

Ma il Palermo soffre pochissimo e, proprio nel minuti di recupero, arriva un altro gol dalla panchina con un missile di Gomes sotto l’incrocio per il definitivo 2-0. Il Palermo vince e convince con una partita strepitosa. Un match giocato tutto all’attacco che ci regala una notte da capolista. Pippo lo aveva detto: ci vuole pazienza e la soluzione può arrivare da chi entra dalla panchina. Aveva ragione lui, come sempre. Il Palermo è la nostra fede e Pippo è il nostro profeta! Forza Palermo!

Joronen s.v. – Continua nella sua politica ecologista ed anche oggi evita di sporcare guanti e completino. Lavasecco.

Pierozzi 6,5 – Viene schierato come terzo di difesa e la posizione gli sta stretta perché gli piace di più attaccare ma si adatta perfettamente al ruolo. Duttile.

Bani 6,5 – Dirige i tempi difensivi con accortezza, non concedendo nulla agli avanti avversari e senza indulgere in leziosismi. Essenziale.

Ceccaroni 7 – Una partita in cui non sbaglia praticamente nulla in fase difensiva e non disdegnando di rendersi anche pericoloso. Eclettico.

Gyasi 6 – Non sarà preciso, magari fa anche un po’ di confusione ma si divora letteralmente l’erba correndo come un disperato su ogni cosa che passa dalle sue parti. Ossesso.

(dal 27′ s.t. Diakitè) 6,5 – Entra al posto di Gyasy ormai stremato e si piazza bene sulla fascia incrementando la pressione sugli avversari con la sua fisicità, nonostante le recenti vicissitudini alimentari. Intossicato.

Segre 8 – Abbiamo perso le parole per quello che, come ben sapete se seguite questa rubrica, è da sempre uno dei beniamini dei vostri amati cronitifosi. E quest’anno ancora di più perché infonde entusiasmo a tutti, compagni e tifosi. Trascinatore.

(dal 37′ s.t. Giovane) s.v.

Ranocchia 6 – Sta prendendo confidenza con una posizione in campo che lo vede più lontano dalla zona offensiva, ma più nel vivo del gioco. Progressivo.

(dal 37′ s.t. Blin) s.v.

Augello 6 – Vorrebbe partecipare molto di più alla manovra offensiva ma per lunghi tratti i compagni giocano sempre dall’altro lato: quando finalmente gli passano la palla, cerca sempre di innescare la giocata pericolosa. Negletto.

Palumbo 6 – Alterna grandi giocate a palloni persi o giocati con sufficienza anche per la condizione atletica ancora precaria. Personal trainer.

(dal 24′ s.t. Gomes) 8 – Il suo impatto sulla partita è devastante e gli avversari lo devono abbattere in ogni modo perché sfugge da tutte le parti. Se poi segna pure il gol dell’apoteosi con un gran tiro all’incrocio vi rendete conto che comincia essere complicato continuare a tenerlo in panchina. Destinazione Paradiso.

Brunori 7 – Nonostante sia schierato più lontano dalla porta le occasioni più pericolose nascono dalla sua manovra o da sue conclusioni su cui il portiere avversario si esalta nel negargli la gioia del goal. Lo abbiamo visto rincorrere con abnegazione gli avversari fino alla tre quarti difensiva in più di una occasione. Commovente.

(dal 27′ s.t. Le Douaron) 7,5 – Quando la partita sembrava incancrenita sullo zero a zero e già cominciavano i rimpianti ci pensa lui, appena entrato, a sbloccarla con il primo pallone toccato che attraversa una selva di gambe e si insacca proprio sull’angolino più lontano. Che si può volere di più? Impattante.

Pohjanpalo 6,5 – Si vede meno del solito in fase conclusiva e, infatti, di palloni calciati a rete ne ricordiamo pochissimi. Però ricordiamo bene la pressione costante, anche grazie ad un evidente strapotere fisico, sui difensori avversari spesso costretti a buttare via il pallone come capita. Aggressivo.

Inzaghi 9 – Erano anni che sognavamo una squadra arrembante, pimpante, consapevole dei propri mezzi e che gioca senza paura. Lui ci sta regalando tutto questo dimostrando una incredibile capacità di leggere la partita e di sapere dirigere un gruppo che lo segue ad occhi chiusi. Maestro.

28 thoughts on “Palermo, destinazione Paradiso: e Pippo è il suo profeta. Le pagelle ironiche di A&F

  1. A&F GRANDI !! Lontani dalle sofferenze dello scorso campionato…con la speranza della continuità del gioco espresso… bello rivedere una squadra alla Guidolin (anziano commovente)…. Grazie

  2. Continuiamo a concedere troppo, se il BAri segna nelle occasioni del primo tempo, tra l’altro in casa da noi, cambia la partita…

  3. E che gli vuoi dire a Inzaghi, che? Strisciato o no, m’accatto u parrapicca e non ne parlo più. Sorride anche la Media Inglese (zero) e se rispetti la media inglese puoi viaggiare tranquillo come in un treno anche sotto il temporale. Al limite si può discutere sul fresco taglio di capelli. Ma Inzaghi ha un capello difficile, ‘spinacesco’, arduo lavorarci sopra. Sono importanti i capelli. Considerate Rob Redford, quel capello biondo e folto alla base del suo successo e quanti cuori infranti. ‘A piedi nudi nel parco’, 1967. Jane Fonda dichiarerà di averci fatto un pensierino (più di uno) sul caro Rob. Jane Fonda, a trent’anni, vi rendete conto? Di quale paradisiaca, e quanta, bellezza stiamo parlando? Oppure no, guardate solo il Palermo, amunì e io che amo solo te?

  4. Ho dimenticato gli ‘orfanelli’. Orfanelli, finali tre, zero (anzi zerò)…chi può capirlo? Di sicuro Vittorio De Sica, ma non c’è più, da tempo. Una volta il figlio lo trovò, all’alba, che giocava da solo nel salone ormai vuoto del Casinò, facendo girare la pallina nella roulette. Aveva perso una fortuna. Vizio maledetto, ma forse anche da questo ( e altri ‘vizi’) nasceva quel cinema italiano, che conquistava, e ancora conquista, il mondo.

  5. in puglia dicono “se parigi aviss lu mare sarebbe una piccola bari”, ieri noi sembravamo il Paris però, doppietta made in france 😀

  6. Avanti così. Giocatori mentalmente protesi verso un’unico obiettivo: far trascorrere serate entusiasmanti ai trentamila presenti e ai milioni nel mondo. Il condottiero Inzaghi li guida e li sorregge . Avanti così.

  7. Palermo e’ la Grande Bellezza!
    Favolosi tutti!
    SuperPippo e’ unico!
    Assolutamente Si!,
    Giovane e’ un Gran Talento!
    E’ tutto chiaro, e’ cambiato il vento!
    Forza Palermo!

  8. Sulla squadra. Ho l’impressione che con Palumbo abbiamo trovato un gran giocatore. Dalla sua crescita e da quella di Ranocchia credo che passeranno i destini del nostro Palermo.

  9. Per i nostalgici: Palumbo mi ricorda Magherini. Gioca in punta di piedi, testa alta e sinistro magico. Capelli, pochi, biondi.

  10. Penso sia evidente che Le Douaron sulla trequarti è molto più pericoloso ed efficace di Brunori. Nelle ultime due partite Le Douaron ha fatto un assist e un gol con impegno e abnegazione. Riguardo a Gomes se in forma penso che dovrebbe giocare titolare magari alternandolo a Ranocchia. Ma i cambi di Inzaghi fanno già capire che ha le idee chiare.

  11. Mi piace il voto e il giudizio di Amenta e Ferrara su Gomes, il vero protagonista e trascinatore.
    Appena è entrato Gomes, il Bari non ha più giocato, si è chiuso in difesa e il Palermo ha alzato il baricentro di gioco ed è diventato straripante.

    Come scrivo sempre, “No Gomes no party”.

    Una partita strepitosa di Gomes.
    “Gol bellissimo” (citazione di Guido Monastra).

    Mezz’ora asfissiante di pressing sugli avversari, quantità, qualità, geometrie, ordine, senso tattico, costruzione e interdizione.
    Il centrocampista perfetto!

    Gomes è il più forte giocatore del Palermo e della serie B, come scrivo da anni

  12. Se devo trovare un appunto, dovevate essere più generosi nel voto a Giasy e Diakitè (un altro protagonista della vittoria) e più tirati nel voto a Segre.

    Le mie pagelle
    Joronen 6
    Pierozzi 5
    Bani 6,5
    Ceccaroni 6,5
    Gyasi 7
    Diakitè 7,5
    Segre 6,5
    Ranocchia 5
    Augello 5
    Palumbo 6
    Gomes 9
    Brunori 6
    Le Douaron 8
    Pohjanpalo 6,5

  13. Saranno molto dispiaciuti per il tuo appunto. Sei un insensibile. Comunque, facendo corna, sembra davvero l’anno giusto perché se Gomes segna quel gol tirando non si è capito come e non rendendosi lui stesso conto si come ha colpito la palla, vuol dire tanto. Comunque, a prescindere dal gol, Gomes come inserimento nel secondo tempo per fare rifiatare i titolari Rannocchia e Segre va bene

      1. prima o poi dovrai fare i conti con te stesso e accettare che solo tu in tutta Italia critichi cosi aspramente un giocatore di livello assoluto per la serie B.

  14. Abnegazione, sacrificio, umiltà, è questo il Palermo che ci piace,tutti uniti come D’Artagnan ei suoi compagni…tutti per uno,uno per tutti.

  15. Franco anche questa volta è smentito dai fatti.

    1) Il gol di Gomes non è stato casuale, ma voluto, ha tirato dove voleva. Un “gol bellissimo” (citazione di Guido Monastra). Peraltro aveva già segnato bei gol lo scorso anno. E oltre al gol ha giocato alla grande, caricato dal pubblico che lo adora.

    2) Gomes è fortissimo non da ieri, ma da quando è arrivato.

    3) Gomes è titolare a furor di popolo, è indispensabile e infatti abbiamo segnato e vinto quando è entrato.
    Non è riserva di nessuno, non fa rifiatare nessuno, di certo non il ranocchia di turno, rispetto al quale è molto ma molto più forte e molto più amato dai tifosi.
    Semmai è il contrario, è Ranocchia che fa rifiatare Gomes.

  16. Riserva ci sarà corrado.
    Gomes è titolare.
    Gomes è protagonista del Palermo di quest’anno, dell’anno scorso, di 2 anni fa.
    Gomes è stato uno dei pochi a salvarsi l’anno scorso, uno dei pochi risparmiato dalla contestazione.
    Gomes è stato il più acclamato ieri allo stadio. Al suo gol a momenti veniva giù lo stadio. Tutti impazziti per Gomes

    1. Rodri Gomes è una riserva che Inzaghi utilizza per consentire di rifiatare ai titolari RANOCCHIA e PALUMBO. Fattene una ragione. Perché ne’ il potentissimo
      procuratore del mediano francese ne’ tu, che rappresenti solo te stesso, riuscirete a persuadere l’allenatore che Tartaruga Claudio debba giocare titolare. A meno, ovviamente, di una serie di infortuni che nessuno, tranne voi, augura. Ditelo pure ad A&F: il centrocampista transalpino è un rincalzo. Punto. E questo in barba ai messaggi subliminali che il duo comico lancia al tecnico. Illudendosi di condizionarlo come Corini faceva con loro a botte di fiddazze ri carni ra rieci chila. Quanta tristezza sprigionano, quasi sempre, queste cosiddette pagelle ironiche…

  17. E’ davvero sleale fare paragoni anno scorso e due anni fa avendo in squadra Augello Bani Gyasi Palumbo Pohjanpalo inserito ….e in panchina un talento come Giovane (nulla a che vedere con Insigne e Di Francesco) …..sebbene resto dell’avviso che in attacco fatichiamo come anni passati ed e’ vero che in difesa per adesso sta girando bene anche la fortuna…..ma va dato merito a Inzaghi di avere scelto ad esempio Ranocchia arretrato di avere reso più sicuro Pierozzi e di avere in effetti trasmesso ai giocatori un atteggiamento più concentrato e motivato nonche’ di avere fatto capire anche all’ambiente che in B bisogna soffrire per il bel gioco ci sarà tempo ….ma come sempre i risultati aiutano e alle prime sconfitte Inzaghi dovrà ricorrere a tutta la sua grande esperienza per tenere tutti uniti

  18. Bella partita, portiere avversario migliore in campo. Presenza di pubblico commovente… 3punti molto importanti sopratutto per il morale. Come dicono gli ‘sperti : Vincere aiuta a vincere ma sopratutto come dice il Mister Pippo voliamo bassi e cerchiamo di trasformare la mentalità, vincere deve essere la normalità. La cosa bella che salta agli occhi è lo spirito di Squadra, la voglia di aiutarsi, di non mollare mai. Le partite si vincono quando c’é solidità, ordine, quando si vincono i duelli individuali, quando ci si prepara agli eventi e si determina l’evoluzione degli stessi. Non si gioca in undici ma in sedici, ieri la prova in campo é stata fin troppo evidente : i subentrati hanno fatto benissimo. L’anno scorso troppe primedonne convinte di essere fuoriclasse, troppe posizioni scontate, in cui i cosidetti titolarissimi si sentivano intoccabili e non esisteva una reale concorrenza, la peggior dinamica per uno spogliatoio. Speriamo duri a lungo e che questa « fratellanza » venga dimostrata anche nei momenti di calo, che naturalmente arrivino il piu’ tardi possibile… Andiamo avanti, un passetto alla volta. Forza Palermo Sempre

  19. Le Attaron Pardon Le Douaron, che non segnava da sei mesi perché quasi mai due difensori si ostacolano tra loro nello stesso modo grottesco mostrato ieri dai Gianni e Pinotto del Bari coordinati dalla negghia assoluta Nikolaou, è costato, finora, al Palermo 800.000 euro per ognuno dei sette gol segnati. Stiamo parlando, insomma, di un rapporto tra costo (acquisto e ingaggio) e beneficio (rendimento in campo) davvero fallimentare. Soprattutto se parametrato a una presunta prima punta (per vederne in azione una vera la Societa’ ha dovuto investire otto milioni di euro su Pohjanpalo) che passa la maggior tempo del tempo a scaldare la panchina assieme ai connazionali Rodri Gomes e Blin. Eppure anche in questo spazio troppi incompetenti si ostinano a glorificare ben determinare riserve che, come Le Douaron, meno giocano meglio giocano.

  20. Trovate sempre il pelo nell’uovo a vuliti finiri? godiamoci questa squadra che ci darà soddisfazioni e chi gioca va benissimo Inzaghi li allena ogni giorno non voi….Forza Palermo fino all’ultimo fiato.

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