Palermo, trappola Juve Stabia: al “Menti” serve una prova di forza
Archiviata la sconfitta di Modena, la Juve Stabia di Ignazio Abate è pronta alla sfida contro il Palermo. Le “Vespe” puntano a compiere l’impresa contro una delle squadre più forti del torneo, reduce dal 5 – 0 rifilato al Pescara. La difesa dei campani ha mostrato qualche crepa nelle ultime settimane, con 9 gol incassati nelle ultime cinque gare. Con Varnier in campo, la Juve Stabia aveva mantenuto l’ultimo clean sheet nel derby vinto 2 – 0 contro l’Avellino: un segnale della sua importanza tattica ed esperienza.
In casa però i numeri restano incoraggianti: soltanto un gol subito al “Menti” in tutto il campionato, a conferma di una solidità che Abate vuole ritrovare. L’allenatore ex Milan, alla sua prima stagione in Serie B, ha costruito un gruppo capace di adattarsi a più sistemi di gioco — dal 3-5-2 al 3-4-2-1 — mantenendo sempre la stessa filosofia: costruire dal basso, sfruttare gli esterni e cercare la superiorità con inserimenti centrali. Una squadra intensa e aggressiva, che in fase di non possesso si compatta in un 5-3-1-1 per chiudere ogni linea di passaggio e colpire in ripartenza.
Ambiente caldo al “Menti”
Il Palermo di Inzaghi, quinto in classifica, cerca continuità e il sorpasso sulle dirette rivali. Ma al “Menti” lo attende un ambiente caldo e un avversario con il coltello tra i denti. La Juve Stabia è imbattuta in casa e vuole mantenere questo primato davanti al proprio pubblico. Tra i protagonisti più attesi c’è Gabrielloni, tornato in campo dopo il lungo infortunio: per lui potrebbe essere la serata giusta per il primo gol casalingo. Il ricordo dell’1 – 0 dello scorso anno nei playoff, firmato Adorante, è ancora vivo: un precedente che alimenta le speranze gialloblu di ripetere l’impresa.
La squadra campana, dodicesima con 14 punti, arriva però da giorni complessi fuori dal campo. Il club è stato posto sotto amministrazione giudiziaria dopo un’indagine su presunte infiltrazioni mafiose. Il provvedimento, come spiegato dal collegio amministrativo composto da Salvatore Scarpa e Mario Ferrara, non avrà però ripercussioni sulla gestione sportiva. “La Juve Stabia continuerà a scendere in campo per difendere la sua storia, nel segno della legalità”, è il messaggio lanciato ai tifosi.
Castellammare spinge
Le istituzioni locali e l’amministrazione giudiziaria hanno ribadito la volontà di “bonificare la società” e restituire al club credibilità e serenità. “La Juve Stabia è un patrimonio della città”, recita la nota ufficiale. L’obiettivo è proteggere la passione di un popolo che ha sempre fatto del tifo gialloblu un simbolo identitario. Sabato, contro il Palermo, il “Menti” sarà il teatro non solo di una sfida sportiva, ma anche di un atto di orgoglio collettivo.
Per Abate e i suoi uomini, sarà l’occasione di dimostrare che, nonostante le difficoltà, la Juve Stabia è viva, competitiva e pronta a sorprendere. Il calcio, per Castellammare, torna ad essere ciò che deve: un luogo di passione, appartenenza e speranza.

La Juve Stabia risulta imbattuta in casa soprattutto perché gioca in un campetto sintetico da oratorio che avvantaggia la squadra. Rimane un mistero, comunque, com’abbia fatto la Federazione a omologare per la Serie B un impianto adatto, probabilmente, all’Eccellenza campana. Informo la Recazione che non interverrò più in questa discussione. Motivo per cui sono da considerarsi apocrifi eventuali altri post firmati Corrado comparsi in tale spazio.