CorSport – Novellino: “De Zerbi è la moda”

Walter Novellino, pochi giorni fa intervistato ai nostri microfoni come doppio ex tra Milan e Palermo, è stato intervistato anche dal Corriere dello Sport, che apre la sezione siciliana con l’integrale. Queste le parole dell’ex tecnico del Palermo: “Per i sessantenni non c’è pazienza, solo i… Dezerbiani possono perdere cinque partite in casa e quattro di fila! Perché Zamparini non è esploso?. Non mi hanno perdonato nulla, pur essendo arrivato in mezzo alla bufera. Mi dà fastidio che, a sessantatré anni, possa essere giudicato per pochi risultati. La mia vita in quattro partite. Bocciato senza appello. Non è normale. E ho perso anche il record di allenatore mai esonerato da Zamparini. Il richiamo della A mi ha accecato, mi sono fatto coinvolgere, senza riflettere. Aveva ragione mia moglie: “Zamparini è una brava persona però se vai male e non fai le cose che vuole ti caccia via”. E così è stato.

Su De Zerbi: “La fortuna di De Zerbi, al di là del fatto che non abbia ancora dimostrato nulla, è stata quella di avere una società alle spalle, gente come Faggiano e Di Marzio in grado di attutire i colpi. Con me, Di Marzio è arrivato il giorno prima dell’esonero. È questo il vero rammarico. Voglio essere giudicato per la vittoria contro il Palermo di Iachini e non per la breve esperienza vissuta in A. Gli allenatori giovani vanno di moda. È il guardiolismo che trionfa. Possiamo chiamarlo così? De Zerbi è andato a vedere Guardiola, come me. Tuttavia, non sarebbe corretto sparargli addosso. Ha fatto bene a Foggia, ha prospettive. Zamparini gli ha dato questa possibilità, giusto che se la giochi. Senza interferenze. Non mi piace che altri colleghi si propongano. Leggo nomi su nomi di gente anche più vecchia del sottoscritto e uno in particolare è ricorrente. Con questi discorsi siamo sul ridicolo. Certi allenatori debbono stare zitti perché hanno fatto più danni della grandine. La categoria lasci in pace De Zerbi“.

Ancora sul tecnico ex Foggia: “Continua a cambiare. Pensa di vincere con le sue idee. Preferisce partire da dietro ma in questo caso ci vogliono pazienza ed elementi con piedi e vedute diversi. Già con Gonzalez e Rajkovic sarà diverso. Roberto deve avere tempo, sono convinto che da ragazzo intelligente capirà l’importanza di fare punti, comunque vengano. Anche contro il Milan si può… Già a Cagliari ho visto una squadra più bloccata. Mini torneo per la salvezza? Non sono d’accordo. Il Palermo può recuperare anche sulle altre. Fondamentale la fiducia dei giocatori”.

E infine ha parlato del centrocampo rosanero con la sua abbondanza, ma non solo:” Non si scappa dai tre centrocampisti. E la scelta appare ampia: Bruno Henrique e Gazzi non si discutono, ho fiducia nella crescita di Chochev; Hiljemark ha bisogno di certezze e di compiti adatti alle sue caratteristiche di interno a tutto campo in grado di inserirsi. Quaison? Presuntuoso. Fosse umile, darebbe di più. Jajalo è un uomo per tutte le stagioni, un ragazzo esemplare. Posavec? Aveva ragione Zamparini, ha tutto per emergere. Lo stesso Nestorovski ha segnato cinque gol e sta andando meglio di Gilardino. Diamanti ha girato molte squadre, non è Vazquez, ma geniale ed egoista. In condizioni smaglianti, potrebbe fare la differenza. Peccato che Bentivegna e Trajkovski si siano infortunati. Hanno talento. Balogh? Zamparini dovrebbe darmi retta e mandarlo in B a farsi le ossa perché possa diventare uno come Toni. Ha i mezzi per esplodere. Troppi stranieri comunque, bisogna ricominciare a parlare italiano”.


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