Arbitri, Nicchi: “Vogliono indebolirci. Rischiamo una nuova calciopoli”

Scontro frontale. Questo emerge dalle parole del presidente dell’associazione Italia arbitri Marcello Nicchi, che si scaglia contro l’ipotesi di riforma della FIGC che toglierebbe all’Aia il diritto di voto (pari al 2%) in Consiglio Federale, agitando anche lo spettro di una nuova Calciopoli.

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Intervistato da Radio Anch’io su Rai Radio Uno, Nicchi afferma: “Vogliono indebolire il peso politico degli arbitri, che significa minare la nostra indipendenza, la nostra forza, aprire scenari nefasti. Potrebbe essere l’inizio di una nuova Calciopoli. È anacronistico che il CONI voglia togliere il diritto al voto all’AIA per aumentarlo ai professionisti. Calciopoli è nata proprio perchè c’era gente che metteva bocca in cose che non competevano. Ci costringeranno a rimanere casa perchè i genitori non vorranno più mandare i figli ad arbitrare”.

Alla base di tale protesta, non è da escludere uno scioppèero della classe arbitrale ma Nicchi dice: “Stiamo cercando di evitarlo. Però se un giorno qualcuno arriverà al campo senza arbitri non dovrà rimanere sorpreso perché le sezioni non ce la fanno più. In Spagna, in Germania e in Inghilterra, gli arbitri fanno parte delle elezioni. Ieri si è confermato che i nostri arbitri hanno grande valore e spessore tecnico. Sono il fiore all’occhiello di una Federazione che allo stato attuale non esiste. Perché oggi viene fuori questa storia?”.

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