Arcoleo: “Nesto e La Gumina possono coesistere. Coronado è il calcio ma…”

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Ignazio Arcoleo a tutto campo. L’ex centrocampista ed ex allenatore del Palermo, ospite della trasmissione “Petali di Rosa” in onda su Antenna Uno (canale 185) e su VideoOne (canale 196) e martedì in replica alle 21.00 su Teleone (canale 19) commenta il piazzamento finale dei rosanero, soltanto quarti: “Sono rimasto molto sorpreso della mancata promozione diretta, dopo lo splendido girone di andata. C’è stata troppa rilassatezza nel girone di ritorno, non c’è stata quella dedizione e grinta che la squadra aveva messo prima di andare in vacanza”.

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Se il cambio a 4 giornate dalla fine è servito? Non essendo all’interno dell’ambiente non posso giudicare, però mi è sembrato di capire che si sia creata una situazione paradossale che ha poi portato inevitabilmente all’esonero di Tedino. Prima della sosta ho visto un potenziale notevole e pensavo si potesse chiudere il campionato con un cambio di marcia decisivo grazie alla fisicità di centrocampisti quali Gnahorè, Chochev, Jajalo e Murawski. Come si fa a ritrovare la condizione atletica e riperderla? Penso che nel momento in cui fai un richiamo di forza nel periodo di sosta questo debba portarti a volare sul campo. Però è anche normale che nelle prime 3-4 partite alla ripresa, si possa avere qualche difficoltà, poi, però, i rosanero si sono ripresi. Nel finale, invece, si sono sciolti ma dietro potrebbe esserci qualcosa che riguarda l’allenatore. L’addio di Cionek? Un giocatore non fa la squadra, non era fondamentale nella fase evolutiva del gioco”.

In studio si parla del rapporto tra Tedino e la squadra: “Io ho visto una squadra unita, coesa, con unità di intenti tra allenatore e giocatori. Fino a quando non ha iniziato a perdere, Tedino ha fatto un buon percorso. Penso che le critiche di un presidente nei confronti di un allenatore possano incidere sicuramente nell’integrità dello spogliatoio, la delegittimazione dell’allenatore potrebbe aver portato qualche problema”.

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“Se Tedino sarebbe andato in A? Il gioco di Tedino mi piaceva fino alla trequarti, il 3-5-2 era accettabile con una manovra fluida. Non so se sarebbe andato in A. Cosa può aver cambiato l’arrivo di Stellone? Entrando in corsa è difficile riuscire a incidere, penso che Stellone abbia lavorato sulle fasce laterali in vista dei playoff. Ci sono stati sprazzi in cui si sono viste cose corrette ma abbiamo preso troppi gol sciocchi, specialmente contro il Bari in cui il piazzamento della difesa non era ottimale. Abbiamo preso gol di un’ingenuità incredibile”.

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L’obiettivo promozione è ancora alla portata: “Questa squadra può andare in A. Il pessimismo ambientale caricherà la squadra e sarà una cosa positiva. Stellone ha programmato i playoff dal suo arrivo. In ottica playoff e delle 4 partite in 10 giorni, bisognerà fare 2 – 3 giorni di mini-ciclo di forza esplosiva per poi volare durante le partite decisive. In questo momento, invece, non è il caso di puntare su gente come Fiordilino e Accardi perchè il carico di responsabilità è troppo alto”.

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E in merito ad Igor Coronado: “Coronado è il giocatore più importante del Palermo – dice Arcoleo – insieme a Rispoli, nei rispettivi ruoli. Coronado è il calcio, ha fantasia ed estro e non va incatenato in qualche posizione. Deve cercare da solo la propria posizione offensiva ideale. Forse eccede un po’ troppo nella conduzione della palla e quindi perde quelle energie e quella libertà mentale per giocare negli spazi stretti. Non ha ancora maturato questa esperienza di giocare a un tocco o due tocchi per poi sprintare negli ultimi 20 metri in cui può essere decisivo”.

Infine, in risposta alle parole di Zamparini, secondo cui Nestorovski e La Gumina non possono giocare insieme, Arcoleo dice: “Possono coesistere se sono sostenuti dal resto della squadra. Potrebbero giocare con un 4-3-1-2 con Coronado alle spalle. La cosa più importante è l’aspetto mentale”.

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1 thought on “Arcoleo: “Nesto e La Gumina possono coesistere. Coronado è il calcio ma…”

  1. Non sono d’accordo, il Palermo ha giocato tutto il campionato nello stesso modo, senza intensità. sono le altre squadre che dopo la sosta hanno cominciato a giocare

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