Avellino – Palermo, un big match tra ambizioni e rimpianti

FOTO PEPE / PUGLIA

I tre punti raccolti al Barbera hanno avvicinato il Palermo alla Virtus Francavilla, uscita sconfitta dal San Nicola per 2 a 1. Gli uomini di Baldini sono ora chiamati ad affrontare una delle trasferte più difficili del campionato. L’Avellino è in crescita, ha preso quota in classifica dopo un avvio di stagione ben al di sotto delle aspettative, ed è l’unica squadra oltre al Palermo a restare ancora imbattuta in casa. In fondo, al Partenio-Lombardi si affronteranno due realtà non poi così diverse. Vediamo perché.

Sia Palermo che Avellino non possono permettersi di guardare alla classifica senza rimpianti. Come i rosa, anche i “lupi” hanno lasciato molti punti per strada, pareggiando ben 13 partite – il dato più alto del girone -, sette delle quali in casa. Di contro, vantano il minor numero di sconfitte in campionato: tre in tutto, contro Monterosi, Catanzaro e Virtus Francavilla.

Entrambe le squadre hanno già cambiato allenatore. La gestione Braglia è stata molto travagliata, condizionata da polemiche e momenti di tensione: il ritardo all’appuntamento con la prima vittoria in campionato (contro il Potenza alla 5a giornata), la presunta spaccatura nello spogliatoio dopo il ko interno con l’Ancona in Coppa Italia Serie C, l’insofferenza dei tifosi che dopo 8 giornate invocavano a mezzo di striscioni l’esonero del tecnico.

Nonostante il nervosismo diffuso, i lupi si sono comunque fatti strada fino ad assestarsi tra le prime quattro. Il successo sul Campobasso alla 20esima giornata ha permesso alla squadra di completare il sorpasso ai danni del Palermo e di concludere il 2021 alle spalle di Bari e Monopoli. Tuttavia, in casa Avellino qualcosa ha continuato a scricchiolare. Nel post-gara di Catanzaro, dove gli irpini hanno ceduto per 2 a 0, Braglia ha polemizzato con un giornalista insultandolo davanti le telecamere presenti nella mixed-zone, mostrando i segnali di tensione.

Una settimana dopo, l’Avellino ha rimediato il terzo insuccesso in campionato sul campo della Virtus. La società biancoverde ha quindi optato per un cambio drastico, congedando Braglia, il suo vice De Simone e il ds Di Somma. Con l’addio del tecnico toscano si è chiusa una storia lunga 71 partite totali, 33 vittorie, 21 pareggi e 17 sconfitte. Al suo posto, è stato ingaggiato l’ex attaccante e allenatore della Triestina Carmine Gautieri che ha scelto di mantenere il modulo 3-5-2 di Braglia, decisione che è valsa 7 punti in 3 partite concluse senza subire gol.

È probabile tuttavia che l’emergenza Covid “obbligherà” Gualtieri a schierare il suo modulo preferito, il 4-3-3. Nelle ultime settimane il coronavirus ha colpito alcuni giocatori e ai contagi si aggiungono diversi infortunati e gli squalificati Bove e Silvestri.

Quanto al bilancio delle sfide d’alta classifica, il più delle volte Palermo e Avellino hanno indovinato l’approccio. I rosa hanno battuto in casa il Monopoli, la Virtus e la Turris e hanno pareggiato con Catanzaro, Bari e lo stesso Avellino (perdendo solamente all’andata con la Turris e al ritorno con la Virtus). Gli irpini hanno fallito clamorosamente solo l’ultimo appuntamento con il Catanzaro, con cui aveva pareggiato all’andata, e quello con la Virtus, che aveva sconfitto all’8a giornata di andata.

All’andata, la sfida tra Filippi e Braglia finì 1 a 1, un risultato che sta ancora stretto al Palermo per via di un rigore molto dubbio. Come allora, è facile aspettarsi un grande equilibrio in campo e un clima di battaglia generale.

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