Baldini: “Della vittoria o della sconfitta non me ne frega un ca**o”

FOTO PEPE / PUGLIA

Il Palermo accede alla prossima fase dei playoff e continua il sogno Serie B. Ma che fatica per gli uomini di Baldini, che non scendono in campo con la giusta concentrazione e, in svantaggio, pareggiano al 95esimo nel finale con un guizzo di Luperini per il boato del Barbera. I rosa sarebbero passati anche col pari, ma sono stati attimi di terrore.

“Il calcio purtroppo non è una scienza esatta – afferma a Eleven Sport il tecnico -. In questa serata potevamo non gioire, ma la partita era assegnata dal destino che diceva che non avremmo perso. Felici di essere passati ma dobbiamo lavorare, serve la passione. Se guardi solo il risultato sei uno che specula e non puoi arrivare in alto. Quando giochi e perdi tempo nel battere le rimesse vuol dire che sei in difficoltà e allora o stai male o l’avversario è più forte”.

Baldini parla di un Palermo che ha tenuto duro nonostante le avversità. “Abbiamo comunque dimostrato i nostri valori – prosegue -. Anche se oggi purtroppo, nonostante tanti tifosi, non ci siamo riusciti ad esprimere al meglio. Devi avere anche il coraggio di perdere ma non devi perdere la tua idea. Ti devi esprimere come un pittore o qualcuno che fa qualcosa di artistico. Perché se rinunci a questo rinunci ai tuoi sogni. Mi auguro che quello che abbiamo visto stasera sia di buon auspicio”.

“La media? Son cose che non mi interessano. Voglio arrivare in fondo perché la gente la merita. Sono innamorato del percorso che la vita mi ha regalato. L’importante sono le emozioni e i sogni che continuo a coltivare. A me della vittoria o della sconfitta non me ne frega un ca**o.  A me interessa il percorso, io non sono uno di questo mondo. Sono un sognatore. Voglio essere libero. Voglio solo godermi ciò che mi da la natura”, conclude.

Le parole in mixed zone

Dopo le parole pronunciate in seguito al fischio finale, Silvio Baldini interviene anche in conferenza stampa post-partita per rispondere alle domande dei giornalisti riguardo una gara che, comunque, poteva mettersi male.

“Abbiamo trovato una squadra tosta che ci ha messo a dura prova – afferma -. E abbiamo fatto una partita di grande carattere grazie a un grande pubblico e alla sorte dalla nostra parte. In quanto ai cambi non mi sembra giusto parlarne. In questa partita non riuscivo a leggere situazioni per migliorare la squadra o lo avrei fatto. Io accetto quello che dice il campo. Ma siamo una grande squadra e un gruppo che ha saputo soffrire”.

Secondo Baldini il pubblico è stato fondamentale per non perdere la partita. “E per aiutarci a soffrire. Altrimenti l’avremmo persa sicuramente. Di loro abbiamo bisogno, ci danno la possibilità di passare il turno. Dobbiamo pensare che siamo una squadra che non sa gestire e quindi dobbiamo giocare in un certo modo o abbiamo problemi. Quando lo fai, riesci a fare gol”.

“Era un destino accompagnato da 35.000 persone venute allo stadio – spiega Baldini -, che con la loro passione ci hanno eccitato. Un dato fondamentale. Senza la buona sorte non si può vincere ed è dalla nostra parte. Abbiamo dimostrato che questi playoff possiamo vincerli”

“Mi hanno riferito che il portiere ha dato un pugno al raccattapalle. Così mi è stato detto e così riferisco. Massolo? Il portiere è come un attaccante. Ma non c’è una regola scritta, magari se ci avessero segnato subito avremmo visto un’altra partita”, conclude.

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