Balogh: “Che emozione con la Juve, De Zerbi si è congratulato”

Il suo nome nell’undici titolare è stata una sorpresa un po’ per tutti. Forse anche per Norbert Balogh, che probabilmente non si aspettava di dover prendere il posto di uno scatenato Nestorovski proprio nella sfida con la Juventus. Roberto De Zerbi ha invece deciso di cambiare schieramento e di sfruttare le doti dell’ungherese palla al piede, dandogli la chance di giocare da titolare contro i campioni d’Italia.

Anche grazie al lui il Palermo ha messo paura alla Vecchia Signora, ma non è riuscito ad ottenere i tre punti. Il giovane attaccante magiaro, però, può ritenersi soddisfatto: “Dovevo sfidare i difensori della Juventus nell’uno contro uno  – spiega Balogh a DigiSport – e il mister si è congratulato con me all’intervallo, mi ha detto che stavo andando bene. Poi mi ha sostituito nella ripresa per la stanchezza“.

Scendere in campo contro la Juventus, per Balogh, è stata una grande emozione. Dopo aver calcato il campo di San Siro nella sfida con l’Inter (match nel quale ha rimediato anche una ferita all’orecchio, ndr), l’ex giocatore del Debrecen ha avuto la chance di mettersi in mostra contro una delle squadre più forti d’Europa: “Giocare contro la Juventus è stata una grande esperienza, sono sceso in campo e mi sono ritrovato contro campioni del calibro di Dani Alves e Bonucci. All’inizio ero estremamente nervoso, ma dopo ho provato solamente gioia“.

Contro avversari di caratura internazionale, Balogh non ha affatto demeritato. Un po’ di leziosità in eccesso, forse, ma di sicuro anche qualche buona giocata e una qualità insolita per un lungagnone di quasi due metri, quella di andare via palla al piede. Sulle sue caratteristiche tecniche, però, Balogh non ha proprio nulla da nascondere. D’altronde, ci sarà un motivo se Zamparini si è “innamorato” vedendolo giocare in Ungheria: “Due anni fa potevo ammirare certi giocatori solamente in televisione. Adesso sto realizzando da dove vengo e con che categoria di giocatori sto giocando. Finalmente posso mostrare quel che facevo già con il Debrecen“.


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