Barbera, nuove frizioni per la concessione. Le opposizioni: "Pasticcio". Dura replica di Lagalla ​​

Barbera, nuove frizioni per la concessione. Le opposizioni: “Pasticcio”. Dura replica di Lagalla

Si riaccende la querelle politica legata alla concessione dello stadio Barbera: i componenti di opposizione in commissione Bilancio Ugo Forello (OSO), Carmelo Miceli (Progetto Civico Italia) e Mariangela Di Gangi (PD), hanno diffuso una nota in cui evidenziano quelle che secondo loro sono le irregolarità presenti nella concessione, definendola “pasticcio burocratico”. Dura la replica del Sindaco di Palermo Lagalla, che in una nota afferma come tutto ciò “non fermerà il percorso avviato dal Comune insieme al Palermo FC”.

Il comunicato delle opposizioni

Siamo passati dalla promessa di una “Nuova Manchester” a un pasticcio burocratico che rischia di paralizzare il futuro del nuovo stadio, delle attività e servizi ad esso connessi e il rapporto con la Palermo FC. La gestione della Giunta Lagalla sullo Stadio Renzo Barbera si sta rivelando un fallimento su tutta la linea: l’ambizioso progetto di una concessione novantennale per il nuovo stadio è naufragato, sostituito in fretta e furia da un rinnovo di soli 6 anni che, oltre ad essere un ripiego al ribasso, presenta gravi vizi di legittimità. Quello che l’Amministrazione chiama “rinnovo” è in realtà una maschera per nascondere una nuova e lacunosa concessione a tutti gli effetti.

Con l’inserimento del nuovo articolo 29, si modifica sostanzialmente la natura del rapporto tra Comune e Società, concedendo facoltà di intervento sull’impianto non previste nel 2020. Una modifica così sostanziale non può essere approvata dalla Giunta, ma deve passare necessariamente dal Consiglio Comunale. Aver aggirato questo passaggio espone l’atto al rischio concreto di annullamento.



La montagna ha partorito un topolino. Il sindaco Lagalla, messo alle strette dai propri errori procedurali che hanno affossato il progetto originale, ha scelto la via della scorciatoia. Ma pretendere il rispetto delle regole non è fare allarmismo: è l’unico modo per tutelare la città e la squadra. Palermo non può tollerare che il futuro dello stadio si riduca a un atto fragile, giuridicamente debole e privo di visione. O si fa una concessione seria e solida, o si sta solo rimandando il problema, col rischio di un danno enorme”.

La replica di Lagalla

“Ancora una volta alcuni esponenti dell’opposizione cercano di mettere in cattiva luce il lavoro dell’amministrazione sullo stadio Renzo Barbera, un impianto simbolo della città che per anni è stato trascurato e sul quale oggi stiamo finalmente costruendo una prospettiva nuova e concreta. Parlano di scorciatoie e pasticci, ma dimenticano – o fingono di dimenticare – che la possibilità di rinnovare la concessione era stata prevista e deliberata proprio dal Consiglio comunale nel 2020. E trattandosi di un rinnovo alle stesse condizioni, è pienamente legittimo che questo atto sia stato esercitato dalla Giunta, così come la norma consente.

Spiace deludere i consiglieri di opposizione, ma l’articolo 29 che chiamano in causa non modifica in alcun modo la sostanza della convenzione. Si tratta di una clausola di natura programmatica, che richiama una norma nazionale già esistente – il Decreto legislativo del 28 febbraio 2021 – la quale prevede la stipula di convenzioni con enti sportivi, nel rispetto del decreto stesso. Non c’è alcuna alterazione del rapporto tra Comune e società e nessun elemento che possa minare la legittimità dell’atto.

Nel testo del rinnovo, l’articolo 29 si limita inoltre a riconoscere la facoltà per il Palermo FC di presentare un progetto di fattibilità tecnico-economica finalizzato all’ammodernamento del Barbera. Ma è bene chiarire che questa possibilità esisterebbe comunque, con o senza quell’articolo: nulla cambia né nella sostanza della concessione né nei diritti della società di avanzare una proposta per una gestione pluriennale dell’impianto.

Ancora una volta, quindi, alcuni consiglieri di opposizione hanno perso l’occasione per offrire un contributo costruttivo alla città, preferendo alimentare polemiche prive di fondamento. Questo non fermerà il percorso avviato dal Comune insieme al Palermo FC: il nostro obiettivo resta quello di garantire al Barbera un futuro all’altezza della città e dei suoi tifosi”.

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13 thoughts on “Barbera, nuove frizioni per la concessione. Le opposizioni: “Pasticcio”. Dura replica di Lagalla

    1. Come fanno la città di Palermo ed i suoi abitanti a dare ancora credito ad un gruppo ricchissimo che ci farà fare il quinto anno consecutivo in Serie B e che palesemente vuole solo speculare – fare cioè un sacco di soldi – sullo stadio e sull’Europeo, fregandosene altamente delle sorti della squadra?
      Regalare lo stadio della città – quindi di tutti noi – ad un gruppo privato è un danno erariale enorme. Sarà bene che intervenga quanto prima la corte dei conti…

    1. Perchè, secondo te, a City Group interessa uno stadio nuovo per il bene del Palermo calcio?
      Non avete capito niente, di City Group, ma proprio niente…
      E non sapete nulla, peraltro: per esempio, non sapete del mega investimento che vogliono fare – per guadagnarci un sacco di soldi – nell’area ippodromo/ex sala stampa/ex campo nomadi/stadio.
      Nulla sapete, però parlate tanto…

      1. Ma che problemi ci sono con i mega investimenti a Palermo? Tra l’altro su strutture esistenti. Che qualcuno mi spieghi….

  1. Lo Stadio del Palermo è e deve rimanere La Favorita. Chi accetta a priori la costruzione di un nuovo impianto in provincia è un viddanu.

  2. Ancora un altra crepa aggiunta sulle palle del cfg, che quando si romperanno del tutto quest’ ultimi andranno via e noi torneremo a giocare col Carrapipi

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