Brescia, Cellino: “Vivo un incubo. In città sono ospite sgradito”

“Non so cosa vogliano cercare. Sto vivendo un incubo dopo i sette anni passati sotto processo a Cagliari. Ci risiamo ancora”. Le parole di Massimo Cellino, indagato in queste settimane per reati fiscali, riportate da TifoBrescia. Il patron biancoazzurro è indagato per reati fiscali.

“Mi dispiace soprattutto per mia moglie – ha dichiarato -. Io devo lavorare e mi devono lasciare lavorare. Ero convinto di trovare una città diversa. Non ci sto più a fare l’ospite sgradito in casa di altri. Sicuramente non scappo. Anche se dovessi essere in Alaska e mi chiamano per arrestarmi torno in Italia. Non mi sono mai sottratto alla giustizia”.

“I playoff non mi interessano. Voglio salvarmi, non avrei mai accettato la retrocessione. Ho avvertito brutti segnali già sul finire della stagione scorsa quando avrei dovuto vendere Sabelli e Torregrossa. L’allenatore è colpa mia. Scelsi Clotet al posto di Delneri, ma ero in trattativa per comprare il Birmingham”.

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