Brescia, retroscena Lucca: Cellino “furioso” disse no al riscatto

Con 60.000 euro il Brescia avrebbe potuto avere Lorenzo Lucca. Il retroscena di mercato, raccontato da Bresciaingol.com, vede l’ex Palermo – ai tempi di proprietà del Torino – a un passo dalla prima squadra delle Rondinelle dopo aver convinto, in prestito, nella formazione Primavera. Ma tutto saltò.

A quanto pare un ruolo fondamentale è stato giocato dal temperamento del ragazzo giudicato poco “professionale” in alcune sue manifestazioni. L’affare, comunque, per il riscatto dai granata sembrava a un passo. Cellino però disse no. Non vedeva molte qualità in quel giovane che sbagliò la prima amichevole con i “grandi” guidati da Corini.

L’ex direttore Stefano Cordone ha ricordato che la causa di tutto fu proprio il patron del Brescia. “Non fui io a non volere Lucca bensì il presidente Cellino. Cercai di fargli cambiare idea fino alle 8 di sera dell’ultimo giorno di mercato, ma non ci fu nulla da fare”.

“Feci venire in sede anche il papà del giocatore fin da Torino e il suo procuratore Sergio Lancini, che aspettarono invano – prosegue -. Sta di fatto che io e il presidente Cellino avevamo idee diverse. Non sono così sciocco da non voler tenere un giocatore che aveva segnato a raffica in Primavera e si era già allenato anche con la prima squadra”.

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