Calaiò: “Sono stato etichettato come un criminale. Il Palermo ha qualcosa in più”

Parla Emanuele Calaiò. L’attaccante del Parma ha scontato i 6 mesi di squalifica ed è pronto a rimettersi in gioco; tante squadre, infatti, sono interessate al giocatore, soprattutto in Serie B.

In un’intervista per La Gazzetta dello Sport, Calaiò commenta così il periodo passato lontano dai campi: “Mi sono sempre allenato a Parma e nei weekend tornavo a casa a Napoli. Non riuscivo a vedere le partite dal vivo. Sono stato etichettato come un criminale. Ma ho imparato tante cose e l’esperienza mi ha rafforzato“.

Sul campionato di Serie B, dice: “Il Palermo? Penso che abbia qualcosa in più rispetto alle altre, come rosa. Il livello si è abbassato, c’è più equilibrio: può salire chiunque. Ma è così anche in Serie A: a parte la Juve, puoi giocartela con tutti. Qualche anno fa le partite impossibili erano di più”.

Brescia, Crotone e Cosenza sono pronte ad accogliere l’Arciere che ringrazia per le attenzioni: “Vuol dire che qualcosa di buono è stato fatto. Capisco le società che vogliono puntare sui giovani, ma se hai fame e voglia l’età, in B, non conta. La mia ambizione è quella di vincere, ci sono abituato e lo voglio fare ancora. Cerco una piazza che mi faccia sentire importante per fare bene un anno e mezzo e arrivare a 200 gol”.

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