Campobasso, quando i lupi escono dalla tana sanno far male

Alla 6a di campionato, il Palermo ospita il Campobasso. Il pareggio contro il Monterosi sta stretto agli uomini di Filippi, che nel turno infrasettimanale di oggi affronteranno una squadra reduce da una sconfitta casalinga condizionata da un curioso episodio di fair play. I molisani hanno dunque rimandato ancora una volta l’appuntamento con la vittoria al Selvapiana. La squadra è rimasta ferma a 5 punti in classifica, tutti conquistati in trasferta. La prima e unica vittoria stagionale l’ha ottenuta proprio sul campo del Monterosi, dove il Palermo non è andato oltre l’1 a 1.

I lupi sono tornati in Serie C dopo 8 anni di “confino” tra i dilettanti e già all’esordio stagionale in Coppa Italia hanno dato segnali positivi. Il Grosseto è stato un banco di prova importante dove alla fine ha prevalso il cinismo dei toscani, ma la squadra di Cudini ha comunque dimostrato di poter fare bene. Alla prima di campionato infatti, il Campobasso ha agguantato un buon pareggio in casa dell’Avellino, passando in vantaggio al 69’ e andando così vicino al colpaccio nel “derby” tra lupi.

Buona performance anche in occasione della prima sconfitta in casa contro il Taranto. Meglio i molisani per lunghi tratti della gara, condizionata dall’espulsione di Fabriani e dal contraccolpo psicologico che i pugliesi sono stati bravi a sfruttare a proprio vantaggio segnando il gol della vittoria. La squadra ha poi reagito portando a casa i primi 3 punti della stagione contro il Monterosi e un altro risultato utile pareggiando con la Juve Stabia.

Riavvolgendo il nastro della sconfitta con l’Andria si assiste invece a un match surreale. Dalla rissa sfiorata al gol della pace, il film della partita racconta di una squadra in tenuta viola che ha sbagliato completamente approccio alla gara. Il gol di Tenkorang nasce da una scelta infelice del giocatore (quanto consapevole?) di lanciarsi verso la porta con gli avversari fermi, in attesa che venisse restituito loro il pallone. Scoppia il caos e gli uomini di Cudini si accordano per pareggiare i conti lasciando segnare gli ospiti. Dalmazzi però non ci sta e ferma l’azione: è di nuovo caos. Solo la lucidità di Kevin Magri risolve uno dei momenti più sgradevoli della stagione, dando una lezione di fair play ai propri compagni e facendo ripartire l’azione del gol, che questa volta viene messo a segno dall’Andria.

Volendo dunque inquadrare questa sconfitta al netto degli episodi da “calcetto” che l’hanno decisa, il Campobasso ha condotto una gara non poi così diversa dalla sfida contro il Taranto. La difesa è riuscita a contenere gran parte delle azioni avversarie, subendo il primo gol su rigore, il secondo su “concessione” e il terzo quando la squadra si è sbilanciata in avanti nel tentativo di salvare il risultato.

Cudini ha a disposizione la rosa più giovane del girone, con un’età media di 23,2 anni (al pari di Messina e Francavilla). Con ogni probabilità, contro il Palermo il tecnico riproporrà il 4-3-3. Tra i pali, Raccichini ha confermato gara dopo gara un buono stato di forma. In difesa torna a disposizione Fabriani. Il terzino era stato squalificato per tre giornate a causa della manata a Saraniti, che oltre al significativo provvedimento del giudice sportivo ha compromesso le sorti della prima sfida casalinga contro il Taranto.

Al suo posto è comunque probabile che parta Sbardella. Ci sono poi Menna, Dalmazzi e Vanzan: lo zoccolo duro della difesa che la società ha voluto fortemente trattenere in vista del ritorno tra i professionisti. Al posto del primo però, il tecnico potrebbe schierare titolare Magri, tornato a vestire la maglia della sua città dopo due anni. Contro l’Andria, oltre al ruolo di “risolutore”, ha adempiuto anche ai suoi doveri da centrale.

A centrocampo, anche per quest’anno il tecnico ha a disposizione Francesco Bontà, che nel corso dell’estate ha raggiunto l’accordo con il club per il rinnovo del contratto. Il capitano ha fatto il pieno di presenze in questa fase del campionato. Così come Candellori, altro punto fermo della mediana, dotato di forza fisica e di buona corsa.

Contro il Palermo, Cudini potrebbe affidare la fascia destra a Tenkorang, autore del gol della discordia. Nelle ultime due stagioni, il centrocampista italo-ghanese si è fatto notare per le sue doti fisiche: velocità in primis. In attacco si fa fatica a parlare di gerarchie. Il tecnico ha provato un po’ tutte le combinazioni, ma senza riuscire ad aumentare la media gol.

Il Campobasso ha all’attivo 6 reti stagionali, distribuiti fra Vitali (in Coppa Italia contro il Grosseto), Di Francesco (alla 2a contro l’Avellino) e Rossetti (doppietta contro il Monterosi). È probabile che nel corso della stagione Liguori e Rossetti vadano a formare parte del tridente titolare. Quest’ultimo non ha brillato nel match contro l’Andria, ma Cudini punta molto sulla sua esperienza. L’ex Messina e Catania può vantare anche 7 presenze in Serie B, accumulate nella stagione 2014/15 proprio con gli etnei. Meglio Liguori, che sulla fascia destra ha dimostrato di sapersi rendere pericoloso. Il terzo attaccante potrebbe essere uno tra Parigi, Emmausso e Di Francesco. Il primo è alle prese con uno stiramento muscolare, e pertanto al Barbera non ci sarà. Emmausso è un buon numero 10, un fantasista che Cudini sembra preferire impiegare a partita in corso, per dare maggiore sprint alle manovre offensive. Anche lui ex Catania, è arrivato in estate dal Lecco per sostituire l’idolo uscente Vittorio Esposito.

La società ha voluto mettere a disposizione del tecnico un altro attaccante giovane ma di esperienza, trovando in Di Francesco il profilo ideale. Arrivato in prestito dall’Ascoli, l’esterno sinistro ha un trascorso nelle giovanili della Juventus. La scorsa stagione ha accumulato 22 presenze e segnato 2 reti con la maglia del Teramo.

Il Campobasso non vanta nomi importanti in rosa. La società ha provveduto a confermare il blocco dell’anno scorso, rinnovandolo con elementi giovani che si integrano bene nel 4-3-3 adottato da Cudini, e che tutto sommato i giocatori sanno interpretare. La classifica della squadra non dice tutto, in occasione delle due sconfitte hanno pesato gli episodi individuali di Fabriani e Tenkorang. I due pareggi sono dei buoni pareggi, e la vittoria contro il Monterosi è servita a portare la squadra a un punto dal Palermo.

Quando i lupi escono dalla tana ritrovano la lucidità per complicare la vita agli avversari, e finora ci sono sempre riusciti. Per gli uomini di Filippi è un’occasione da non sprecare. È tempo di giocare un buon calcio e di dare una dimostrazione di carattere, il girone si mostra sempre più competitivo e la classifica è in debito di punti.

Photo credit: Facebook S. S. Campobasso Calcio

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