Casertana, lo sfogo del presidente: “Anche la Juve Stabia voleva giocare”

Il presidente della Casertana, Giuseppe D’Agostino, è stato intervistato da Radio Punto Nuovo in merito al caos sulla partita fra Casertana e Viterbese e non nasconde la propria amarezza per il comportamento anche della Juve Stabia, prossima avversaria (nel frattempo il match è stato comunque rinviato dalla Lega Pro).

D’Agostino afferma: “La Juve Stabia non ha teso la mano alla Casertana, vogliono giocare se la Lega non sposta. A noi ci fanno sempre i complimenti per l’ospitalità; quattro anni fa la Juve Stabia mi chiese il campo, hanno giocato 6 partite qui senza prendere un euro. Questo significa esser sempre pronti a dare una mano. Ora, mi sono trovato da solo, contro tutti i valori dello sport. Per 3 punti schifosi falsano il campionato: tenetevi i soldi”.

E sottolinea: “Ghirelli se ne è lavato le mani del nostro caso. Esiste un protocollo e non ci piove. Da una settimana mi interfaccio con la Lega: se l’Asl non dichiara cluster, ci hanno detto, la Casertana deve giocare. Il Palermo ha giocato in 11, noi in 9. A Castellammare si gioca, ad oggi: e giocheremo in 8. Se retrocediamo per questi punti persi? Non possiamo appellarci a nulla, io in qualità di Presidente non giocherei mai. Anche la Juve Stabia vuole giocare, continuandosi ad appellare al protocollo. Voglio abbandonare il calcio, non la Casertana”.

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