Catania, il business plan di Giovannone: Serie A nel 2025/2026

Luca Giovannone, ex patron del Torino che ha presentato una manifestazione d’interesse per l’acquisizione del Catania, fa la prima mossa. Attraverso una nota ufficiale, l’imprenditore ha infatti presentato un business plan quadriennale con il quale arrivare nel calcio che conta. Si tratterebbe di quattro anni che culminerebbero con la A nel 2025/2026. Non mancano poi gli attacchi a Pelligra e le strategie economiche e di mercato: fondamentali saranno i giovani.

“E’ ora di fare chiarezza – dichiara -, per rispetto dei magnifici tifosi del Catania, prima che sia troppo tardi! Negli ultimo decennio sono stati ingannati troppe volte! Nella totale trasparenza che mi ha contraddistinto dal primo giorno che mi sono presentato a Catania e non avendo nulla da nascondere e tanto meno scheletri nell’armadio, rendo pubblico il business quadriennale, come richiesto dal Comune di Catania tra i documenti da presentare nella Manifestazione di Interesse nell’articolo 2 lettera e”.

Ilari ha dichiarato che il patrimonio di Pelligra è inferiore. Il patrimonio è un dato interessante e bisogna sapere di ognuno dei 5 partecipanti l’esatta entità senza permettere nessuno giochi di prestigio. Il business plan è ancora più importante e però deve essere credibile. Altro elemento importante per comprendere la credibilità dei 5 interlocutori è l’attestazione di solvibilità finanziaria richiesta dal Comune di Catania, come da articolo 2 lettera f della manifestazione di interesse”.

“E precisamente la solvibilità economica e finanziaria e la capacità di apporto finanziario dei soci, computata nell’arco del primo quadriennio, dovrà’ essere comprovata da un’apposita dichiarazione, rilasciata da un istituto di credito iscritto all’ABI o da una Banca di un Paese estero di rilevante importanza con cui i soci abbiano rapporti economici da più di un anno, che ne attesti la base finanziaria, la stima dell’operatore bancario e i requisiti di solvibilità rispetto agli impegni economici assunti nel piano previsionale dei costi di cui alla lettera e)”.

IL BUSINESS PLAN QUADRIENNALE 

STAGIONE SPORTIVA 2022/23 SERIE D

La prima stagione di attività dovrà prevedere gli interventi più massicci, in termini economico- finanziari e organizzativi, dovuti alla necessità di allestire una nuova società e una squadra altamente competitiva che punti certamente a conseguire l’accesso al settore professionistico al primo anno di attività. Superamento di criticità

I requisiti di natura economico-finanziaria, organizzativa e infrastrutturale per l’ammissione al campionato di Serie D sono molto più accessibili rispetto a quelli del settore professionistico, e non sarà certamente un problema per la nuova società integrarli.

Approfondendo il tema dei costi gestionali, riteniamo che, nella prima stagione, per affrontare un campionato di Serie D di vertice, possano essere previsti costi per circa 1.763.500,00 di euro, considerato l’obbligo di versare 550.000,00 € alla F.I.G.C. per poter essere ammessi al campionato di serie D, non avendo la società diritto naturale alla partecipazione del campionato.

L’importo più considerevole riguarderà i costi del personale, inclusi dipendenti, calciatori e staff della prima squadra (con status non professionistico), ritenute Irpef, contributi Inps e personale match day, quantificabile indicativamente in € 925.000,00.

Altra voce rilevante, stimabile in circa € 65.000,00, è rappresentata dai costi di viaggi, trasferte e ritiri, includendo la gestione degli automezzi, pullman, pasti, hotel, appartamenti per i dipendenti e gli altri tesserati. Serviranno, poi, risorse importanti per l’acquisto di altri beni e merci quali attrezzature tecniche, abbigliamento sportivo, strumenti per lo staff tecnico e sanitario e per l’ufficio, per circa € 45.000,00.

Altra voce rilevante, stimabile in circa € 105.000,00, è rappresentata dai costi per attività sportiva come spese sanitarie (esclusi i medici) prima, spese sanitarie (esclusi i medici) squadre giovanili, costi per allenamenti e ritiri prima squadra, costi vari calciatori e tecnici prima squadra, costi vari calciatori e tecnici squadre giovanili, compensi a sanitari – medici , compensi a massaggiatori.

Avuto riguardo ai ricavi, siamo anzitutto consapevoli che, quantomeno nelle prime stagioni sportive, si verificherà probabilmente un disavanzo di gestione. Tuttavia, riteniamo che lo stesso sia necessario e in qualche modo fisiologico fintanto che la società non approderà ai campionati più importanti, che consentono introiti rilevanti per sponsorizzazioni, pubblicità, diritti TV, trasferimenti dei diritti di calciatori. I ricavi stimati, a nostro avviso, quantomeno per la prima stagione, non consentiranno una integrale copertura dei costi. Confidiamo molto nei ricavi da abbonamenti e ticketing, aspettandoci approssimativamente, ovviamente previo allestimento di una compagine competitiva, una presenza massiccia allo Stadio, di circa 10.000 spettatori per ogni gara casalinga, per un ricavo annuo stimabile auspicabilmente in circa € 490.000,00.

Punteremo molto sul settore giovanile, organizzando scuole calcio e football camp che avvicinino bambini e bambine alla pratica del gioco del calcio e alla società della nostra città, per ‘educare’ tanti giovani che potranno diventare, in futuro, atleti o tifosi del club. Riteniamo di conseguire apprezzabili ricavi tra quote di iscrizione alle nostre scuole calcio, che saranno seguite da tecnici qualificati e di massima affidabilità, e quindi saranno considerate una élite in tutto il meridione, e sponsorizzazioni del settore giovanile (ovvero delle singole squadre, della scuola calcio, dei camp e degli automezzi brandizzati che circoleranno per la città).

Tenuto conto, infine, della grande passione verso il calcio che, negli anni, è stata dimostrata dal pubblico catanese, allestiremo una attività di marketing molto aggressiva, puntando a conseguire importanti ricavi – dai main sponsors, dalla cartellonistica stadio e dalla vendita di tutti gli spazi pubblicitari di pertinenza del club, e da sponsorizzazioni legate al “vivaio” per almeno 695.000,00 euro.

Pertanto, contiamo, per la prima stagione sportiva, di allestire una formazione competitiva e una struttura societaria già di livello professionistico, che possa conseguire la promozione in Serie C e affrontare il settore professionistico senza eccessivi interventi sul piano organizzativo.

Il risultato di esercizio chiuderà quindi con una perdita di pari ad € 578.500,00.

Stagione sportiva 2023-2024 (Lega Pro)

L’obiettivo dichiarato della prima stagione è quello di accedere immediatamente al settore professionistico. La società dovrà affrontare il primo campionato professionistico, circostanza, questa, assolutamente prevista e dunque gestita con la massima lungimiranza e senza contraccolpi. La struttura aziendale, infatti, resterebbe pressoché inalterata, così come i costi per le infrastrutture, atteso che lo Stadio Angelo Massimino risulta perfettamente conforme ai criteri infrastrutturali previsti per il rilascio della Licenza Nazionale per partecipare al campionato di Lega Pro.

L’approdo nel settore professionistico determinerà un incremento, arrivando all’incirca ad euro 1.815.000,00, dei costi del personale sportivo, considerata la variazione di status da dilettanti a professionisti dei calciatori e dei tecnici. Conseguentemente, la società dovrà assumere con contratto di lavoro subordinato ex Legge n. 91/1981 l’intero comparto sportivo e dunque farsi carico, oltre che di maggiori ritenute Irpef, anche degli oneri previdenziali e del Fondo di Fine Carriera.

L’iscrizione al campionato di Lega Pro per le neo promosse comporta una spesa pari ad euro 105.000,00. Aumenteranno anche i costi per l’acquisto di altri beni e merci quali attrezzature tecniche, abbigliamento sportivo, strumenti per lo staff tecnico e sanitario e per l’ufficio, che arriveranno ad € 70.000,00.

Altra voce rilevante, stimabile in circa € 227.000,00, è rappresentata dai costi per attività sportiva come spese sanitarie (esclusi i medici) prima, spese sanitarie (esclusi i medici) squadre giovanili, costi per allenamenti e ritiri prima squadra, costi vari calciatori e tecnici prima squadra, costi vari calciatori e tecnici squadre giovanili, compensi a sanitari – medici , compensi a massaggiatori.

Altra voce che aumenterà, è rappresentata dai costi di viaggi, trasferte e ritiri, includendo la gestione degli automezzi, pullman, pasti, hotel, appartamenti per i dipendenti e gli altri tesserati che arriveranno ad € 216.000,00. Al contempo, sono previsti incrementi, tanto in termini di abbonamenti e ticketing match day che arriverebbero ad € 1.502.500,00 quanto in termini di sponsorizzazioni e pubblicità in ragione dell’accesso alla categoria superiore e dell’auspicabile ritrovata credibilità nei confronti della tifoseria e dell’opinione pubblica.

Il risultato di esercizio chiuderà quindi con una perdita di pari ad € 345.000,00.

Stagione Sportiva 2024/2025 (Serie B)

Nel campionato di Serie B, l’obiettivo sarà quello di allestire una formazione che punti a disputare i playoff per accedere al campionato di Serie A.

Il passaggio alla categoria di serie B comporterà un aumento significativo di costi del personale, sia per quanto riguarda gli sportivi professionisti con relativi premi e procure da pagare, sia per il costo di personale professionale, adeguato alla categoria, per cui la spesa sarà di € 10.380.000,00.

I costi di manutenzione e gestione dei campi, nonché dei servizi connessi all’organizzazione delle gare interne subirà una maggiorazione, arrivando ad € 240.000,00. Anche l’organizzazione di viaggi, trasferte, ritiri nonché utilizzo di aerei, costi per pasti e affitti per i dipendenti avrà un costo maggiore stimato ad euro 476.150,00, così come aumenteranno i costi relativi all’acquisto di materiale tecnico e sportivo, strumentazione sanitaria e per gli uffici per € 95.000,00.

Altra voce rilevante, stimabile in circa € 475.000,00, è rappresentata dai costi per attività sportiva come spese sanitarie (esclusi i medici) prima, spese sanitarie (esclusi i medici) squadre giovanili, costi per allenamenti e ritiri prima squadra, costi vari calciatori e tecnici prima squadra, costi vari calciatori e tecnici squadre giovanili, compensi a sanitari – medici , compensi a massaggiatori.

Nel campionato di serie B i ricavi aumenteranno significativamente, sia per un maggior incasso dovuto all’aumento della partecipazione degli spettatori alle partite, stimabili per € 5.580.000,00, ma soprattutto per il grande apporto di contributi dalla Lega di Serie B pari a € 5.200.000,00 tra diritti televisivi e contributi riconosciuti per minutaggio ed altro. Bisognerà stimare anche il ricavo apportato da proventi da sponsorizzazioni, provenienti pubblicitari – proventi cartellonistica pubblicitaria stadio, proventi pubblicità su biglietti e abbonamenti e proventi da merchandising, stimabili per € 1.755.000,00, grazie all’aumento della visibilità del club dovuto alla trasmissione delle partite su piattaforme nazionali e internazionali comporterà un maggiore interesse da parte degli sponsor per l’acquisizione di spazi pubblicitari per la diffusione del proprio brand.

Il risultato di esercizio sarà pertanto una perdita di € 296.650,00.

Stagione Sportiva 2025/2026 (Serie A)

Nel campionato di Serie A, l’obiettivo sarà quello di allestire una formazione che punti a mantenere la categoria, sperando di riuscire a generare plusvalenze da cessione di calciatori, che permetteranno una maggiore solidità finanziaria del club.

Approdando alla massima categoria del settore ovviamente il club cercherà di adeguarsi con una spesa significativa in materia di emolumenti, sia per la formazione di una squadra di professionisti che consenta di mantenere la categoria, sia per avere a disposizione professionisti con un know-how adeguato, tutto ciò comporterà spese pari ad € 35.910.000,00 compreso le spese per il settore giovanile.

Ad aumentare saranno anche le spese relative a manutenzione dei campi e organizzazione delle partite, considerando di doversi confrontare con società calcistiche di alto livello, con costi per € 450.000,00, lo stesso vale per le spese relative a vitto e alloggio di dipendenti, nonché costi per trasferte che ammonteranno a € 623.500,00.

Altra voce rilevante, stimabile in circa € 1.090.000,00, è rappresentata dai costi per attività sportiva come spese sanitarie (esclusi i medici) prima, spese sanitarie (esclusi i medici) squadre giovanili, costi per allenamenti e ritiri prima squadra, costi vari calciatori e tecnici prima squadra, costi vari calciatori e tecnici squadre giovanili, compensi a sanitari – medici , compensi a massaggiatori.

Se da una parte la partecipazione in Serie A genererà un notevole aumento dei costi da sostenere, dall’altra dobbiamo considerare anche la crescita esponenziale dei ricavi. Primo tra tutti avremo ricavi per € 25.000.000,00 relativo a diritti televisivi, la maggiore visibilità del club a livello nazionale e internazionale con la disputa di gare con squadre di grande importanza comporterà sia un aumento dei ricavi da abbonamento e botteghino per € 12.370.000,00 che di quelli relativi a proventi per sponsorizzazioni, provenienti pubblicitari – proventi cartellonistica pubblicitaria stadio, proventi pubblicità su biglietti e abbonamenti e proventi da merchandising, stimabili per € 5.700.000,00, Il risultato di esercizio sarà quindi un utile pari ad € 2.261.000,00.

5 thoughts on “Catania, il business plan di Giovannone: Serie A nel 2025/2026

  1. Manca il business plan per la stagione successiva, quella della Vittoria dello scudetto…ma va ettati a mare, che magari ti rinfreschi il cervello!!!!

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