Catanzaro – Palermo 1 – 1 LE PAGELLE / Il solito Segre, bene Ranocchia

Pareggio anonimo che sembra il minore dei mali. Il Palermo, chiariamolo subito, non ruba nulla e anzi – quando riguarderà la partita – capirà che c’è spazio anche per qualche rimpianto. Se una squadra ha avuto l’occasione di vincerla è stato proprio il Palermo, che però non ci ha creduto abbastanza.

Purtroppo il Palermo si fa sempre male da solo. La prima mezz’ora non era stata male, con un buon pressing alto ma con poca incisività in attacco. Il gol di Biasci, casuale, ha sgonfiato la squadra fino all’intervallo ma nella ripresa i rosa sono stati più efficaci. La soluzione l’ha trovata come al solito Segre, come al solito di testa. C’era tutto il tempo per vincerla e il Catanzaro ha dato l’impressione di avere molta paura e poco fiato.

Un pareggio a Catanzaro non sarebbe comunque da buttare, se non fosse che i padroni di casa hanno dimenticato da un po’ cosa vuol dire vincere. Corini può consolarsi con un buon debutto di Ranocchia e con la certezza di Segre. L’assenza di Brunori si è fatta sentire.

CATANZARO: Fulignati 6,5; Situm 5,5 (dal 33′ s.t. Oliveri s.v.), Scognamillo 6, Brighenti 6, Veroli 6 (dal 41′ s.t. Antonini s.v.); Sounas 5, Verna 5,5 (dal 33′ s.t. Petriccione s.v.), Pompetti 6,5, Vandeputte 5,5; Biasci 6,5 (dal 41′ s.t. Stoppa s.v.), Iemmello 5 (dal 19′ s.t. Ambrosino 6).

PALERMO: Pigliacelli 6; Graves 5, Nedelcearu 6, Ceccaroni 6, Lund 5,5 (dal 41′ s.t. Aurelio s.v.); Ranocchia 6,5 (dal 33′ s.t. Coulibaly s.v.), Gomes 6,5, Segre 7; Di Mariano 6,5 (dal 41′ s.t. Vasic s.v.), Soleri 5 (dal 28′ s.t. Mancuso 5), Di Francesco 5,5 (dal 28′ s.t. Insigne 6).

Pigliacelli 6: Deve farsi benedire, prende più gol che tiri. Anche stavolta la partita si sblocca per una rete poco lineare, con la conclusione in porta a distanza di pochi metri. Parate non deve compierne, la sufficienza la guadagna per il suo apporto con i piedi all’avvio dell’azione.

Graves 5: Incerto, quasi impaurito. Come previsto, Corini lo preferisce al neo arrivato Diakité dandogli fiducia per le buone partite passate. Ma non incanta, nemmeno sugli anticipi che sono sempre stati il suo forte.

Nedelcearu 6: Cattura qualche palla alta in area di rigore, è già qualcosa anche se il Palermo sui palloni alti continua a rischiare troppo. Sembra anche più tonico sul piano atletico ma fino al gol dell’1 a 0 il Catanzaro in avanti è stato davvero nullo.

Ceccaroni 6: Anche per lui non è una partita complicata; il pressing alto del Palermo ha consentito alla difesa di ‘lavorare’ palloni depotenziati. In occasione del gol non ha nessuna responsabilità.

Lund 5,5: Buona partenza, con il tentativo costante di dialogare sulla fascia con Di Francesco; il lavoro in difesa langue e lui si propone spesso ma i suoi cross non sono più decisivi come all’inizio della sua esperienza rosanero.

(dal 41′ s.t. Aurelio) s.v.

Ranocchia 6,5: È il suo debutto in rosa e parte bene, con qualche buona giocata e i movimenti di chi ha già capito quale compito deve svolgere. Il primo tempo serve per il rodaggio, nella ripresa dimostra ancora più personalità. L’accelerazione a inizio di secondo tempo, che potrebbe portare al 2 a 1 per il Palermo, è esplosiva e sembra il biglietto da visita per far capire di cosa è capace. Esce solo dopo aver rimediato una ammonizione, meglio non rischiare.

(dal 33′ s.t. Coulibaly) s.v.

Gomes 6,5: Partenza sprint con giocate di classe e un sontuoso assist in verticale per liberare Soleri davanti al portiere. Ci prova più volte a verticalizzare, tagliando a fette il centrocampo calabrese: non sempre ci riesce ma quando la palla passa diventa pericolosa. È anche provvidenziale nel respingere sulla linea una conclusione di Scognamillo.

Segre 7: Cosa fa fare la fiducia… Segre ci continua a provare e ci continua a riuscire. Ancora un gol, il sesto della sua eccellente stagione, per premiare il suo istinto di goleador: sul cross di Di Mariano prende posizione e la difende bene, schiacciando di testa all’angolino. Era stato meno esuberante del solito ma sempre positivo.

Di Mariano 6,5: Se Corini lo sceglie è soprattutto per arginare Vandeputte sulla fascia e tutto sommato il compito lo svolge bene: il problema per lui è la continuità quando arriva negli ultimi 30 metri. Però trova il jolly, un cross al bacio per la testa di Segre che allontana i fantasmi. Regge bene per 85 minuti, dalle sue parti il Catanzaro costruisce poco e niente.

(dal 41′ s.t. Vasic) s.v.

Soleri 5: Ha un’occasione pazzesca, tutto solo davanti al portiere, per sbloccare la gara: Fulignati compie una strepitosa parata di piede, ma l’impressione è che Soleri potesse fare di più. L’errore lo condiziona nella precisione in area di rigore, lui cerca di rendersi utile anche nel pressing sui portatori di palla. Che non sia una giornata fortunata si capisce in occasione del gol del Catanzaro: lui, in scivolata, salva la porta del Palermo ma il rimpallo finisce proprio sui piedi di Biasci. Fallisce l’occasione offerta dalla squalifica di Brunori, anche se la maglia la suda fino alla fine.

(dal 28′ s.t. Mancuso) 5: Dopo 30 secondi riceve un pallone invitante di Insigne e prova a segnare lo stesso gol che ha segnato Soleri al Modena, in scivolata da terra. Ma non ha le stesse leve del compagno. Poi si crea un’occasione da gol nel finale e se la divora facendo tutto quello che un attaccante non deve fare.

Di Francesco 5,5: Il Palermo all’inizio pende a sinistra perché lui si propone spesso: al tirar delle somme però non incide granché nemmeno questa volta. Nel secondo tempo continua ad alternare cose buone e meno buone ma poi si innervosisce senza motivo e Corini lo tira fuori.

(dal 28′ s.t. Insigne) 6: Neanche il tempo di entrare in campo e sforna un assist illuminante per Mancuso. Potrebbe anche inventarsi il gol nel finale. Questo per dire che stavolta è entrato bene in partita.

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