Di Piazza: “Palermo praticamente in C. Le perdite sono state superiori alle attese”

A tutto Tony Di Piazza. Il vicepresidente del Palermo si racconta in una lunga intervista di Salvatore Geraci per Il Corriere dello Sport e fa anche un bilancio della prima stagione in rosanero.

Il Palermo è praticamente in C – afferma – . Promozione conquistata alla grande. Adesso, meritiamo rispetto. Non voglio sorprese ma un Palermo in una C di livello, non semiprò. Per l’iscrizione, ci hanno imposto di pagare un milione di euro. Lo stesso non era avvenuto con Venezia, Parma e Bari. Non ci siamo lamentati e nessuna società ci è venuta incontro. Ora discutono di uguaglianza. La premessa era che, vinto il campionato, saremmo tornati tra i professionisti”.

Bilancio? Più che positivo – continua – . La squadra è stata formata in tre settimane, abbiamo comandato dalla prima all’ultima giornata, pubblico e tifosi sono stati i veri trascinatori. Vorrei dare il giusto merito a Sagramola e Castagnini, che hanno scelto i giocatori e, se mi consentite, anche a Paparesta che ha segnalato Felici, rivelazione della stagione”.

Di Piazza analizza la situazione anche dal punto di vista economico: “Forse, da questo lato, un po’ meno… felici (ride, ndr) anche se i tifosi hanno risposto battendo il record di abbonamenti. Le perdite sono state superiori alle attese, più di un milione, l’importante però era raggiungere l’obiettivo. Poi ci si è messo di mezzo l’epidemia che ha cancellato partite, introiti, pubblicità, diritti televisivi, difficoltà che si dovranno affrontare”.

E su Pergolizzi, dice: “Ha svolto un eccellente lavoro, plasmando il gruppo fino a formare una squadra vincente. Non era agevole. Qualcuno si aspettava anche un gioco spumeggiante ma alla fine contano i fatti. E con quelli ci misuriamo. Merita la riconferma? Da tifoso dico di sì. In C, però, è diverso e vanno fatte valutazioni che lascerei agli esperti”.

Di Piazza ha le idee chiare anche sul futuro: “Il Palermo è preparato al bis e gli acquisti saranno all’altezza, questo è sicuro. La squadra di dirigenti ha funzionato e non vedo ragioni per cambiare. Tutti hanno dato il loro contributo. Non vedo stravolgimenti di assetti. Potrei essere più coinvolto rispetto a questa prima stagione. Alla fine però i veri motori restano Sagramola, Castagnini e Paparesta”.

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