Entella - Palermo 1 - 1 LE PAGELLE / Pohja ritrova il gol, bene Vasic e Bani ​​

Entella – Palermo 1 – 1 LE PAGELLE / Pohja ritrova il gol, bene Vasic e Bani

Prendiamoci questo punto come il minore dei mali possibile. Il pareggio è la giusta conclusione di una partita giocata con una certa modestia da entrambe le squadre, con poco gioco e molta confusione. Il Palermo non aveva cominciato male ma ha chiuso il primo tempo sotto di un gol e senza aver prodotto nulla di concreto, a parte il palo di Augello.

Nella ripresa il Palermo ha inseguito il risultato, lo ha raggiunto grazie a una palla ‘rubata’ e poi ha anche sfiorato il gol della vittoria: ma ha anche rischiato di subire la seconda rete. In chiave classifica il pareggio non serve a molto, ma una sconfitta sarebbe stata deleteria.

Resta da capire se questa sia stata la prima partita di un nuovo ciclo. Perché le scelte iniziali di Inzaghi (e anche quelle a partita in corso) fanno intendere che si può anche cambiare rispetto al passato. Brunori non ha giocato nemmeno un minuto, Palumbo è stato schierato più arretrato, Vasic ha fatto due terzi di partita (e bene), nei cambi si sono rivisti Giovane e Corona.



Rispetto alle ultime due trasferte il Palermo ha mostrato un atteggiamento mentale migliore ma ora deve migliorare in qualità e pericolosità. Molto dipenderà da Palumbo, che ha chiuso in crescita, e dai gol di Pohjanpalo, che finalmente si è sbloccato e ha raggiunto quota cinque reti. I tifosi non saranno contenti della prestazione, ma Inzaghi si guadagna una settimana di tempo per le ulteriori e necessarie migliorie.

VIRTUS ENTELLA: Colombi 6; Parodi 5,5, Tiritiello 6, Marconi 5,5; Bariti 6,5 (dal 34′ s.t. Moretti s.v.), Karic 6 (dal 19′ s.t. Dalla Vecchia 5,5), Benali 6 (dal 34′ s.t. Nichetti s.v.), Franzoni 6, Di Mario 5,5; Fumagalli 5,5 (dal 19′ s.t. Guiu 6), Debenedetti 5 (dal 25′ s.t. Russo 5).

PALERMO: Joronen 6,5; Pierozzi 5, Bani 6,5, Ceccaroni 5,5; Diakité 5 (dal 1′ s.t. Bereszynski 6), Blin 5 (dal 32′ s.t. Giovane s.v.), Palumbo 6,5, Augello 6; Le Douaron 5,5 (dal 32′ s.t. Corona s.v.), Vasic 6,5 (dal 25′ s.t. Segre 5,5); Pohjanpalo 6,5.

Joronen 6,5: Una quota parte del gol subito allo scadere del primo tempo è a carico suo, non è reattivo sul cross basso di Karic. Prima di allora non aveva dovuto compiere un vero intervento, solo qualche uscita su cross alto e qualche brivido all’inizio quando la palla, sempre dalla sua sinistra, spioveva spesso in area. La sufficienza la riconquista con una parata stratosferica (e l’aiuto della traversa) su tiro di Franzoni: sarebbe stato il 2 a 1.

Pierozzi 5: Gioca sulla linea dei difensori e forse è uno spreco perché resta a presidiare la zona senza rischiare molto, ma senza produrre nulla oltre la metà campo. In più si addormenta in occasione del gol di Tiritiello, che lo sorprende da dietro per la deviazione decisiva. Quando nel secondo tempo si sposta sulla fascia e dovrebbe attaccare non è particolarmente positivo, una giornata non felice.

Bani 6,5: Partita confortante, per di più con la fascia da capitano al braccio che non sembra casuale ma rappresenta probabilmente una ‘investitura’. Attento nelle chiusure, utile sulle palle alte e quasi sempre presente anche nell’area avversaria in occasione dei calci piazzati. E quasi sempre la palla di testa la prende lui, anche se mai in modo pericoloso. Nella ripresa viene un po’ condizionato da una precoce ammonizione ma resta leader della squadra.

Ceccaroni 5,5: L’Entella produce quasi tutte le sue azioni sulla sua fascia e il difensore va un po’ in confusione, anche perché non ottiene adeguata collaborazione dai compagni del centrocampo. Un po’ più intraprendente nella ripresa, non poteva essere diversamente.

Diakité 5: Schierato a tutta fascia, sulla destra, non va oltre un modesto contributo in termini di corsa e agonismo. Ma non ha i piedi per ‘pulire’ i palloni e non ha gli spazi per attaccare la profondità. Esce all’intervallo.

(dal 1′ s.t. Bereszynski) 6: Sostituisce Pierozzi nei compiti difensivi ma visto che c’è un risultato da recuperare è molto attivo sulla fascia destra. Bravo a entrare bene in partita con la giusta determinazione. Qualche dimenticanza in fase difensiva.

Blin 5: La scelta era obbligata, considerate le assenze forzate. Nei piani del tecnico avrebbe dovuto probabilmente dare un po’ di copertura e di ordine: non si vede né l’uno, né l’altra. Il Palermo fatica nonostante la forza di penetrazione dell’Entella sia piuttosto modesta. Ha l’attenuante di essere tornato in campo dopo un po’ di assenza.

(dal 32′ s.t. Giovane) s.v.: Bentornato, anche la sua presenza potrebbe essere un segnale. Schierato da mezzala sinistra.

Palumbo 6,5: Mette in mostra la morbidezza del suo piede quando crossa da destra sul secondo palo pescando l’inserimento di Augello. E raggiunge la sufficienza per la rapidità di testa e di gamba con cui finalizza per Pohjanpalo una palla regalata dalla difesa ligure e per un secondo tempo di qualità, decisamente in crescendo. Dovrebbe giocare 90 minuti con l’intensità della ripresa.

Augello 6: Nel primo tempo è tra i migliori, soprattutto per l’atteggiamento. È sfortunato quando di testa colpisce il palo su un bell’inserimento, prova spesso a occupare spazi in avanti anche se con meno precisione sui cross. C’è anche – ma non sempre – in fase di copertura. Poi però sale sul banco degli imputati, insieme a un bel numero di compagni, per il gol di Tiritiello: lui non può farsi anticipare in quel modo. Nella ripresa è meno presente nelle fasi calde del gioco.

Le Douaron 5,5: Torna titolare come spesso accade in trasferta. In una partita molto caotica, giocata in pochi metri di campo sempre molto affollati, la palla non la vede quasi mai e il suo apporto è pressocché nullo in fase di possesso palla. E dire che si era messo in evidenza alla prima azione della gara con uno spunto sulla destra e con palla appoggiata all’indietro a Pohjanpalo. Encomiabile, semmai, la costanza con cui cerca di portare alto il pressing della squadra.

(dal 32′ s.t. Corona) s.v.: Un altro gettone di presenza che serve a fargli togliere ruggine dai muscoli.

Vasic 6,5: È davvero uno dei più in forma del Palermo. Considerato il suo passato in rosa, considerato che gioca poco e che avrebbe tutte le attenuanti possibili, è uno dei migliori. È sempre nel vivo della partita, è quello che prova le giocate più difficili, va vicino al gol con un tiro da fuori. Gioca più di un’ora, poi esce. Può candidarsi alla riconferma.

(dal 25′ s.t. Segre) 5,5: Entra in un momento in cui la partita è abbastanza confusa, entra con buone motivazioni ma non incide.

Pohjanpalo 6,5: Torna al gol dopo cinque partite senza timbro, che per lui era un record negativo. La sua rete è bella per l’eleganza del tiro, un piatto destro accarezzato che si insacca proprio all’angolino. Un gol benedetto, per lui e per la squadra: nel primo tempo aveva fatto altri 45 minuti volenterosi ma poco proficui, come gli capitava da un po’. Il gol potrebbe servire per il morale. Già dopo l’1 – 1 va vicino al raddoppio prima con un colpo di testa a fil di palo e poi con un diagonale sugli sviluppi di un calcio di punizione.

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LA CRONACA DEL MATCH 

30 thoughts on “Entella – Palermo 1 – 1 LE PAGELLE / Pohja ritrova il gol, bene Vasic e Bani

  1. partita modesta, in pochi sulla sufficienza. Lo stesso Bani pare prudente per non dire spaventato spesso e volentieri (palloni messi fuori che un tempo avrebbe gestito) per es.
    Il mistero dell’appiattimento sul basso dopo 5*6 partite continua…

  2. l’unica cosa che voglio fare oggi è sottolineare finalmente la bella prestazione di vasic (apparso molto a suo a gio in quel ruolo). è stato l’unico ad avere un minimo di iniziativa ed a provare la giocata, per il resto preferisco non esprimermi, non ne ho proprio voglia. il nulla assoluto

  3. Partita di una pochezza imbarazzante, sempre il solito gioco prevedibile con palla che da Ceccaroni arriva ad Augello e lì muore, perchè l’unica alternativa è saltare il centrocampo e darla lungolinea a Le douaron che riceve spalle alla porta. Mi chiedo se anche con i centrocampisti a disposizione non si possa comunque provare a fare qualcosa di alternativo

  4. Le partite di vincono o si perdono a centrocampo. Non c’e’ gioco. Questo allenatore sa fare pressing e contropiede ma non sa costruire gioco.

    1. Callé io di pressing oggi ho visto solo quello dell’Entella e ad essere sincero se dobbiamo parlare di pressing del Palermo dobbiamo tornare alle prime 2-3 partite. Inoltre i giocatori del Palermo fanno poco movimento senza senza palla non dettando il passaggio ai compagni, cosa che invece ho visto fare a tutte le avversarie del Palermo compreso oggi.

  5. La sensazione è che Inzaghi no ci stia capendo più nulla sulla formazione titolare. A questo punto meglio cedere Brunori a gennaio

  6. Se escludiamo pescare che è stato un caso di euforia – il Palermo dopo Catanzaro non sa più vincere ma non sa neanche più segnare – ma tiene il secondo miglio cannoniere di tutti i tempi in panchina – Brunori è il capitano del Palermo non a caso perché Brunori è il Palermo – ma Inzaghi preferisce le duaron e corona a suo posto – per non parlare di altre scelte di giocatori che sono visti sul campo – Allora se vinci hai ragione ma se non vinci NI – mi dispiace dirlo ma neanche Inzaghi è da Palermo – non funziona come testa – e si sta fissando su cose che fanno diventare Palermo una squadra di metà classifica – troppo poco – e il campionato è ancora lungo – ma non per questo Palermo con questo allenatore !!!

  7. Vasic mi é piaciuto tanto, sia con la palla che senza, e francamente l’avrei tenuto in campo fino alla fine, sia perché stava correndo bene, dimostrando di avere ancora energie, sia perché era in palla e ci poteva tornare utile la sua imprevedibilità. Purtroppo persistono gli errori tecnici in uscita, quando riconquistiamo palla nella nostra metà campo, e la ricerca ossessiva delle corsie esterne che ci rende prevedibili. Mi chiedo infine perché Joronen non rimetta mai in gioco la palla piú velocemente, con le mani, sfruttando cosí i potenziali spazi che la squadra avversaria lascia inevitabilmente quando é protesa in avanti. Anche oggi ha rinunciato un paio di volte a questa possibilità, consentendo agli avversari di riprendere posizione e andare in pressing sulla nostra costruzione palla a terra, costringendoci sempre a giocare la palla lunga sulle punte.

    1. Joronen non rimetta mai in gioco la palla piú velocemente, con le mani, perché tutti i suoi compagni sì nascondono e no si propongono per ricevere il pallone d ripartire

  8. Si gioca troppo sulle fasce lasciando sguarnito il centro del campo, specialmente nella trequarti avversaria. Questo permette le ripartenze facili degli avversari. Quindi, va bene che i nostri centrocampisti sono scarsi, ma credo che in questo caso Inzaghi ha più colpe.

  9. Inzaghi non ha colpe così come non le avevano Corini e Dionisi…..invito tutti e anche il Direttore ad andare a rileggere le rose del Palermo nel 2003-04 e 2013-14 ossia le ultime due promozioni in A…..di che parliamo?……Inzaghi può solo inventarsi qualcosa in attacco per provare a tenere a galla una speranza e io al suo posto proverei Corona titolare

  10. Allora, come previsto con palumbo regista vasic trequartista e un mediano il gioco si inizia a vedere, solo che non capisco perché Inzaghi insiste su Pierozzi braccetto dx quando c’è peda e al limite berezinsky. Pierozzi lo deve mettere sulla fascia a contendersi il posto con Diakitè. Poi, perché Le Douaron ?? è il primo a gennaio che deve andare via insieme a Ranocchia, oltre ad agire su centrocampo e ricambi.
    Poi vasic l’unico insieme a Palumbo che porta qualità lo sostituisce. Non lo devi toccare!!! Blin sostituisci che è una cosa insulsa.
    Brunori non so che fine ha fatto. Ma quello angosciante di questa società è che senza competenza e progettualità che futuro abbiamo?
    Dove sono i giovani talenti che stiamo allevando ( tattica fondamentale per una società calcistica)
    Qui ci sono sono vecchi tromboni al termine della carriera e pertanto con pochi stimoli.

  11. Il Palermo si deve assolutamente rinforzare se vuole andare in A.il CYTY GROUP si deve dare una mossa,se no finira’ cioma l’anno scorso.Urgono rinforzi a centrocampo,ci vogliono calciatori navigati.

  12. Ho l’idea che per molti arrivare a Palermo significa adagiarsi sugli allori, godersi Mondello, una tifoseria di altra categoria, società che organizza eventi e visibilità che non ha nulla a che fare con la b e soprattutto paga profumatamente.
    Qui sta la chiave di lettura dei nostri campionati anonimi e deludenti.

  13. “Resta da capire se questa sia stata la prima partita di un nuovo ciclo. Perché le scelte iniziali di Inzaghi (e anche quelle a partita in corso) fanno intendere che si può anche cambiare rispetto al passato.”

    Si puo’ cambiare rispetto al passato o se vogliamo rispetto alle gerarchie imposte da un gruppetto di perdenti ben pagati, soltanto se l’allenatore non sara’ lasciato solo dalla societa’, come successo fino all’anno scorso.

        1. Ciao Templare, Ciao Turiddu,
          come volevasi dimostrare e tanto chiacchierato per tutto il campionato scorso, Dionisi non era l’unico male di “questa squadra”. (volutamente virgolettata, perchè la squadra in defintiva è rimasta uguale). saluti

          1. Ciao ENZO. Adesso iniziano a scrivere, con sofferenza, le cose che dicevamo noi tre da anni. Da un anno scrivo qui ponendo l’attenzione sul rito (irregolare a termini di regolamento) del passaggio della fascia di capitano al mammasantissima col numero 9 che subentra. Peccato il Capitano sia rimasto in panchina sabato, col *bip* che Bani avrebbe fatto lo stesso.

            Il gruppetto si e’ giocato Corini sfruttando l’approccio soft, piu’ da giocatore/amico che da allenatore, di quest’ultimo, poi si e’ giocato Dionisi, che ha provato a dare disciplina, ma senza supporto dai piani alti e’ stato travolto. Adesso tocca ad Inzaghi. Mi auguro solo che se dovesse uscirne con le ossa rotte non faccia come Dionisi, ma strappi il contratto in faccia a chi di dovere.

            Se invece dovesse farcela, se riuscisse a convincere i suoi superiori che questo gruppo deve essere prima ripulito e poi rifondato, ci sarebbero 9 mesi e due sessioni di mercato per costruire una squadra davvero in grado di giocarsela dalla prima alla trentottesima, 90 minuti a partita.

            Rimane in ogni caso la pesante convinzione che questi del CFG, almeno sponda italiana, siano bravissimi a ora di nani e ballerine, ma assolutamente incompetenti sul piano agonistico.

  14. Le mie pagelle

    Joronen 6,5
    Pierozzi 3
    Bani 5,5
    Ceccaroni 4
    Diakité 7
    (dal 1′ s.t. Bereszynski 6)
    Blin 5
    Palumbo 6,5
    Augello 5
    Le Douaron 5,5
    Vasic 7,5
    (dal 25′ s.t. Segre 5
    Pohjanpalo 8

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