Figc, prima riunione del tavolo per le riforme. Gravina: “É il tempo dell’azione”

“È il tempo della responsabilità e dell’azione”. Così il presidente della Figc Gabriele Gravina ha commentato la prima riunione del tavolo di lavoro permanente per le riforme del calcio italiano, che vede la presenza di tutti i presidente delle componenti federali (dalle leghe calcio alle associazioni di categoria).

“Confido di portare alcune decisioni in approvazione già alla prossima riunione fissata per il 20 aprile”, ha aggiunto il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio.

 

IL COMUNICATO

Si è svolta oggi a Roma la prima riunione del tavolo di lavoro permanente per le riforme del calcio italiano, in cui siedono i presidenti di tutte le componenti federali, voluto dal presidente della FIGC Gabriele Gravina con l’obiettivo di dare nuovo slancio all’azione di rinnovamento del sistema dopo due anni di pandemia. Lorenzo Casini (Lega di A), Mauro Balata (Lega B), Francesco Ghirelli (Lega Pro), Giancarlo Abete (Lega Nazionale Dilettanti), Umberto Calcagno (AIC), Renzo Ulivieri (AIAC) e Duccio Baglioni (AIA), alcuni in presenza e altri collegati in videoconferenza, hanno iniziato a discutere degli argomenti messi in agenda da Gravina (che coordina i lavori), affrontando nodi cruciali per lo sviluppo del movimento nel suo complesso.

Investimenti nei settori giovanili e nelle infrastrutture, aumento del numero dei selezionabili per le Nazionali azzurre, progettualità calcio nelle scuole, ma anche riforma dei campionati, normativa sulle plusvalenze fittizie e sostenibilità economico-finanziaria del calcio professionistico sono solo alcuni dei temi su cui il tavolo dovrà confrontarsi e trovare, in tempi brevi, delle soluzioni il più condivise possibili.

“È il tempo della responsabilità e dell’azione – afferma il Presidente Gabriele Gravina – tutte le componenti del calcio italiano sono chiamate a fare un passo in avanti per il bene del movimento. Abbiamo bisogno di unità per affrontare temi così delicati ed ho molto apprezzato la disponibilità trasversale mostrata negli ultimi giorni. Come avevo anticipato nelle scorse settimane, una volta celebrate le assemblee per la presidenza in Lega di A e in LND ho convocato questo tavolo che ci accompagnerà per l’intera durata dell’attuale mandato del Consiglio Federale. Confido di portare alcune decisioni in approvazione già alla prossima riunione fissata per il 20 aprile”.


3 thoughts on “Figc, prima riunione del tavolo per le riforme. Gravina: “É il tempo dell’azione”

  1. Urge il semiprofessionismo in serie C non è tollerabile che squadre che salgono dai dilettanti devono dotarsi di una spa con la conseguenza, come quest’anno, che alcune squadre vincitrici della serie D rinuncino all’iscrizione in serie C. Così come squadre che retrocedono dalla B rischiano di scomparire per mancanza di fondi … col semipro si può accedere ai contributi dello Stato.
    Di conseguenza eliminare un girone di serie C e aumentare a due i gironi di serie B magari a 18 squadre
    Possibilmente una riduzione delle squadre di serie A a 18 in modo tale che i contributi delle due mancanti possano essere distribuiti nelle serie minori e in questo modo agevolare la nazionale con più tempo a disposizione..
    Inoltre capire che la nazionale è una priorità rispetto al campionato di calcio per cui cercare di venire incontro alle esigenze (perché non è stato interrotto prima il campionato in occasione della partita con la Macedonia? Esigenze televisive? E adesso che manchiamo due volte consecutive dal mondiale il danno economico è paragonabile a un turno (eventualmente rinviato!!!) di campionato?
    Poi l possibilità di introdurre play off e play out anche in serie A in modo da compensare le perdite televisive derivanti dalle 4 partite in meno in campionato.
    Maggior controllo sulle compravendite dei giocatori e soprattutto verifiche serie sui bilanci in modo da evitare plusvalenze fittizie
    Evitare casi come quello del Catania che sta coprendo di ridicolo una città e una squadra che hanno un glorioso passato e non meritano di essere additate o peggio ancora di avere dietro la porta speculatori
    (anche Palermo insegna in questo)
    Angelo

  2. Dimenticavo
    Non è più tollerabile squadre di serie A e serie B infarcite di stranieri con la conseuenza che i nostri giovani migliori sono costretti a giocare nelle serie minori con grave danno per la nazionale, bisogna limitare gli stranieri in campo (non i tesseramenti) obbligare le società a mandare in campo un numero ben preciso di giocatori italiani.
    Poi investimenti seri sui settori giovanili delle squadre in modo da formare i giovani sul modello inglese (vedi il Newcastle), limitare gli stipendi dei giocatori soprattutto in quelle squadre con debiti tali da mandare a far benedire il far play finanziario
    Investimento su strutture, stadi, centri sortivi anche nelle città
    Poi tanto altro, insomma il calcio italiano è da rifondare si poteva approfittare della pandemia ma purtroppo i nostri dirigenti hanno scarso c.…llo
    angelo

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