GdS – “Palermo, Di Piazza porta Mirri in tribunale”

Di Piazza porta Mirri in tribunale“. Non è ancora finita la querelle tra l’italo-americano e il presidente del Palermo: secondo quanto riportato da Il Giornale di Sicilia, l’ex vicepresidente rosanero spinge per aver liquidata la sua quota dopo il recesso avvenuto nei mesi scorsi.

Nessun accordo tra le due parti: come riporta il quotidiano “non c’è ancora una valutazione sul valore delle quote dell’imprenditore italo-americano”, che ha diritto a “vedere liquidata la sua quota” entro sei mesi dal recesso, cioè entro dicembre.

A prendere in mano il contenzioso sarà il Tribunale di Catania. Il Palermo intanto ha reso noto che l’iniziativa di Di Piazza “si inserisce all’interno del contenzioso ormai avviato da più di un anno”.

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42 thoughts on “GdS – “Palermo, Di Piazza porta Mirri in tribunale”

  1. Sto con di piazza – dei parsimoniosi non mi sono mai fidato e in generale non mi fido di questa classe di palermitani giovani imprenditori che hanno ereditato tutto dal paparino che hanno trovato la tavola cunzata e che in generale non hanno mai fatto nulla mai lavorato sodo!!ho avuto a che fare con uno di questi e mi ricorda proprio parsimonioso tant’è parole al miele tanto amore (esattamente come lui quando si prese il Palermo aggratis) e poi cercano di metterti il dito ….pericolosi !!!!

    1. Sono d’accordo con te. Sono solo chiacchere e capaci di criticare l’operato altrui. Poi quando c’è da ballare…non ballano!

  2. Dispiace il contenzioso tra Mirri e Di Piazza. Ma attenzione non soffiamo sul fuoco( già dannoso in questi giorni) il calcio è in profonda crisi . Già è in crisi per fatti propri se poi aggiungiamo la pandemia siamo a due passi dal crollo.Il calcio nella generalità ha bisogno di essere moralizzato. Vedi quanto squadre sono fallite e quanto ne rischiano.

  3. Eccoci. Eccoci. Finalmente inizia il periodo di demolizione anche dell’attuale fragile Palermo. Anticamera dell’ennesima scomparsa. Preparatevi a notizie su notizie con cronaca nera e risvolti inimmaginabili. Buon divertimento.

  4. Giusto così, chi rompe paga (se può) ed i cocci sono i suoi. Cocci di vetro eh, perchè la trasparenza prima di tutto. Vero Sua Santità?

  5. Secondo me, così, Di Piazza tratterà con gli acquirenti del sodalizio il valore delle sue quote. Evidentemente mirri non può o non vuole pagarlo, i nuovi acquirenti probabilmente, sì.

  6. Quanto valuta la società Mirri ? 15 milioni ? …A secondo quanto valuta la società, deve dare al Sig. Di Piazza.
    Ed in ogni caso Di Piazza credo abbia messo almeno 6 milioni. Quindi pagare e sorridere, e soprattutto comportarsi da persone oneste.

  7. Di piazza ha ragione Mirri ha fatto di tutto per farlo andare via, quindi spero che questo sia un’altro tassello che lo porti a vendere a persone serie

  8. La colpa di questo litigio è senza dubbio colpa di Sagramola. Sagramola non voleva Paparesta l’uomo di Di Piazza, Sagramola vuole comandare lui e Mirri obbedisce.

  9. Ma quale è la notizia ? Di Piazza rivuole i suoi soldi? Si sapeva, mi pare. Il tribunale è la via naturale, finanche quello di Catania (per specifica competenza tecnica riguardante società estere – quella di Di Piazza). Inutile abbagnari u pani si un c’è u broru. Ordinaria amministrazione.

  10. Caro Tony, pensa se avessi investito nel Catania. Tacopina “ci appizzò” 600.000 dollari “pi viriri i carti” e “ancora curri” : I maltesi (ma cu su?) due rate da 500.000 (dicasi totale un milione di euro) e ci “appizzaru puru iddi” (ieri è scaduta la loro opzione per l’acquisto delle quote minoritarie ( minoritarie? ma picchì? quantu vali u Catania?). C’è “di ririri”, c’è “di chianciri”, c’è “di muoriri”,ma nni nuatri nun c’è nenti… nni putemu pigghiari u cafè…

  11. Premesso che è anomalo che al socio che recede non venga liquidata la quota.
    Ancora più anomalo che il signor Mitri chieda 15 milioni per il Palermo e dunque non riconosca al titolare del 40% la somma allo spettante di euro 6 milioni.
    Inoltre un contenzioso sulla valutazione delle quote po’ solo che allontanare i possibili soggetti interessati proprio perché quand’anche trovasse l’accordo con il socio di maggioranza potrebbe incontrare un ostacolo non facilmente superabile il socio di minoranza.

  12. Ma quale socio di minoranza? Di Piazza si è dimesso. Non esiste attualmente in società un socio di minoranza. E’ una questione di valutazione. Io posso valutare che sia 1000, tu che sia 100, occorre un terzo imparziale (Tribunale) che stabilisca quanto vale e dia esecuzione all’assolvimento dell’obbligazione. Nessuna ripercussione su una possibile cessione ad investitori interessati. (cessione che io mi auguro).

  13. Solita non notizia. Il grande tifoso di Piazza già da tempo è tornato a tifare per l’Inter, suo vero amore. Ha capito che entrare nel calcio in piena pandemia è da pazzi scatenati e rivuole i suoi soldi. Mirri a sua volta farà di tutto per non darglieli o dargliene il meno possibile. Aria fritta.

  14. E sinceramente spero che gli tornino indietro le briciole. Di questa gente il Palermo non ha assolutamente bisogno per quanto mi riguarda. Vorrei proprio sapere cosa pensava di realizzare di Piazza quando ha preso il 40 per cento del Palermo. Sarebbe interessante saperlo.

  15. Scusate…. se Il Sig. Mirri Valuta il Palermo Quindici milioni…..!
    Deve liquidare il Sig. Di Piazza 40% di quindici milioni.
    Altre storie non ne esistono.
    Il fatto vero è un altro.
    Mirri vuole liquidare Di Piazza con una cotenna!
    Il che non va’ bene.
    Saluti.

    1. Se tu vendi casa, chiedi 15 per ricavarne il prezzo (inferiore) che è quello che vuoi ottenere. Le valutazioni di Mirri contano esattamente quanto quelle di Di Piazza, cioè nulla a meno che non coincidano. Il prezzo è invece quello di mercata sulla base di tanti parametri applicabili.

  16. E’ chiaro che se Di Piazza trova un acquirente, esterno….! per le sue Quote il 40% può Venderle!
    Resta inteso….! che il diritto di prelazione và al Sig. Mirri che deve garantire almeno lo stesso prezzo dell’acquirente esterno!
    Il mio pensiero….? che questi 2 hanno fatto talmente tanta confusione…. che nessun acquirente esterno è interessato all’acquisto del Palermo.
    Saluti.

    1. Di Piazza non ha niente da vendere, non ha più azioni della FC Palermo. E’ semmai creditore nei confronti di Hera Hora, sulla base (eventualmente rivalutata) di quanto versato.

      1. Queste sono bazzecole per un eventuale acquirente esterno provvisto di interesse e liquidità. Non vi sono oltre 60.000.000 di debiti. Il Palermo è tra le società più appetibili, ma di certo la crisi economica per il momento non agevola qualsivoglia acquisto.

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