Mandorlini: “Dobbiamo salvarci il prima possibile”

4 punti nelle ultime 6 partite, pochi gol realizzati, un derby perso e due sconfitte per 5-0, il Genoa è una delle peggiori squadre in campionato dell’ultimo periodo e, non a caso, si trova infognato negli ultimi posti in classifica, non riuscendo a staccare il gruppo di coda delle ultime 4. L’arrivo di Madorlini non ha giovato alla squadra che adesso rischia tanto e non è ancora al sicuro. Sarà fondamentale la gara contro l’Udinese di domenica per salvare la panchina a Mandorlini e per, probabilmente, mettere la parola fine sulla salvezza del “Grifone”. Il tecnico Mandorlini si sta preparando a una durissima partita in Friuli contro un Udinese, in via di sperimentazione per la prossima stagione.

“Quando si perde una partita in quella maniera (Genoa-Atalanta 0-5) ci si fanno delle domande e le risposte stanno nella partita successiva- dice Mandorlini nella conferenza stampa della vigilia (parole riportate da Tutto Mercato Web)- Ci siamo sentiti col presidente qualche volta come sempre. Il presidente è al corrente di tutte le cose che facciamo. Siamo in una situazione in cui dobbiamo portare a casa l’obiettivo, una salvezza il prima possibile”.

Sugli avversari e sulla sua panchina traballante: “Ormai è la squadra di Delneri. E’ una squadra fisica, forte ha qualità ed è sempre stata una squadra ricca di talenti. Come tutte le squadre in un momento positivo vogliono fare i tre punti ma anche noi vogliamo fare risultato. Io mi metto proprio da parte. Penso che sia una partita importante per i ragazzi e la gente. Io devo solo trovare il modo per uscire da questo momento”.

Infine parla dei singoli giocatori disponibili: “Condizioni Veloso? Sono discrete, viene con noi. Siamo contenti, poi parlerò con lui se giocare dal primo minuto o no ma la sua esperienza. Mi piacerebbe vedere alcuni giocatori. Quello che manca è il risultato, che è la medicina migliore. Gli interpreti sono importanti, ma quello che conta è lo spirito di gruppo. Izzo? Con l’Atalanta volevo una copertura più avanzata. Se lo ha fatto bene o male dipende da tante situazioni. Lui è un difensore ma al di là di questo l’ho visto sereno. Io l’ho chiamato, ci siamo sentiti ed è pronto”.


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