Giovane: "A Palermo ho trovato un grande gruppo. Posso fare più ruoli" ​​

Giovane: “A Palermo ho trovato un grande gruppo. Posso fare più ruoli”

Parla Samuel Giovane. Il nuovo acquisto del Palermo è stato presentato ufficialmente in conferenza stampa dal centro sportivo di Torretta. Il centrocampista ha toccato diversi temi: dal suo ruolo in campo alle prime impressioni da giocatore rosanero.

Da quando gioco tra i professionisti ho ricoperto diversi ruoli: l’anno scorso ho fatto il centrocampista, ma posso adattarmi anche sulla fascia. Sono a completa disposizione”, ha esordito Giovane.

Parlando del suo arrivo a Palermo, ha raccontato: “Quando è partita la trattativa ero in ritiro a Bergamo. È durata un po’, ma alla fine sono felice di essere qui. Palermo è una piazza importante, ambiziosa come me. Desplanches? Siamo molto amici, mi ha parlato benissimo della città e della squadra”.



Sul piano tecnico e personale, Giovane ha aggiunto: “L’anno scorso, al Druso, ho segnato il mio primo gol tra i professionisti con la maglia della Carrarese. Mi capita spesso di arrivare al tiro, perché mi piace inserirmi, ma so che devo migliorare sotto porta. Ringrazio Castori per la fiducia e l’esperienza che mi ha dato: è un allenatore molto esperto. Chissà, magari riuscirò a segnargli ancora contro!”.

La pausa per le nazionali gli è servita per integrarsi meglio: “Ho approfittato della sosta per spingere forte. A dirla tutta, mi sembra di essere qui da metà stagione. Conoscevo già Ceccaroni e Palumbo, ma ho trovato un gruppo davvero composto da bravi ragazzi. Anche Inzaghi mi sta aiutando molto”.

Infine, un pensiero al “Barbera” e al numero scelto: “Ho già giocato tre volte al Barbera, ma vederlo pieno, come contro il Frosinone, è stato qualcosa di incredibile. Il 17? Mi piace, e poi gli altri numeri che ho usato in passato erano già occupati. Ho 22 anni, sulla carta sono ancora giovane, ma non mi sento tale: ho già alle spalle tre stagioni in cui ho giocato con continuità”.

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4 thoughts on “Giovane: “A Palermo ho trovato un grande gruppo. Posso fare più ruoli”

  1. I giocatori “adattati'” o “adattabili” a qualsiasi ruolo sono la rovina del calcio italiano. Al di là di Giovane, che conosco relativamente.

    1. I giocatori capaci di coprire più ruoli sono sempre esistiti: Franz Beckenbauer, ad esempio, era sia centrocampista che difensore. Corini era un trequartista adattato al centrocampo.

  2. Intervento del Kaiser. Qui stiamo parlando, con tutto il rispetto, di Giovane non di Franz Beckenbauer. Quanto a Corini, era un regista naturale. E ha sbagliato chi l’ha fatto giocare in altri ruoli. Punto.

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