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Gravina: “Rischiavamo di non poter ospitare gli Europei a causa degli stadi”

Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio, si sofferma ancora sulla complicata questione stadi in Italia. Il numero uno della Figc lo ha fatto durante l’evento ‘Italia-Inghilterra, derby d’Europa’, a poche ore dalla sfida appunto fra gli inglesi e gli azzurri per le qualificazioni agli Europei.

“Siamo ancora molto, molto indietro sulla questione stadi – ha detto Gravina, come riporta ‘TMW’ – l’organizzazione dell’Europeo del 2032 è una opportunità. Dobbiamo sensibilizzare tutti e capire che la costruzione delle infrastrutture in Italia non può arrivare con l’elargizione di soldi a fondo perduto da parte del Governo Italiano”.

“Lo stadio – ha sottolineato il presidente della Figc – è uno degli strumenti più importanti per valorizzare il brand del calcio italiano. Da parte nostra c’è massima disponibilità, faremo in modo che ci sarà meno burocrazia e un ente pratico per accelerare la costruzione degli stessi. A Roma, Firenze, Bologna e Cagliari c’è fermento: qualcosa sul fronte stadi si muove”.

Sulla collaborazione con la Turchia per ospitare Euro2032, Gravina ha spiegato che la Figc ha “dovuto preparare un progetto con garanzie sugli stadi che non aveva: c’era il rischio di non poter essere ammessi – ha detto – e quindi in tempi non sospetti ho avviato questa cooperazione con la Turchia”.

Infine, sugli stadi italiani che verranno scelti: “Saranno 5 o 6 le città coinvolte, dipenderà dal calendario sportivo. Ma non possiamo pensare che il 2032 sia la competizione utile per costruire solo 5-6 stadi. Dobbiamo attivare una concorrenza leale affinché tutti possano attivarsi per la costruzione di strutture all’altezza”, ha concluso.

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