Guzzetta: “Fallimento Palermo? Sentenza in tempi brevi. Il calciomercato… “

Dopo il rinvio dell’udienza al prossimo 16 dicembre, quali sono gli scenari dell’iter fallimentare a carico del Palermo? In quali tempi si arriverà a sentenza? Il Palermo potrà fare mercato? A Stadionews parla il dottor Castrenze Guzzetta, esperto di diritto fallimentare e di crisi d’impresa da sovraindebitamento.

L’analisi di Guzzetta parte da quanto accaduto oggi nella prima udienza ed il conseguente rinvio: “Il Palermo aveva già presentato la propria memoria difensiva nei giorni scorsi, ma era nelle sue facoltà presentare ulteriori documenti e la perizia di parte (non ha richiesto una perizia di terze parti, ndr.). La richiesta di rinvio tecnico da parte della Procura per esaminare tali documenti era assolutamente preventivabile ed era ragionevole che i giudici (che hanno già studiato memorie, atti e perizie) concedessero un tempo congruo per tali analisi”.

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Ed ecco cosa potrebbe accadere il 16 dicembre: “Pur essendo ancora preliminare, potrebbe essere un’udienza molto importante. La Procura potrà presentare le proprie controdeduzioni in risposta a quanto sostenuto dal Palermo e decidere che strada intraprendere. La Procura potrà decidere se revocare l’istanza (accogliendo la memoria del Palermo e scongiurando l’ipotesi di insolvenza) oppure ribadire le proprie accuse, anche con una nuova perizia di parte. Qualora l’iter proseguisse, la sentenza verrebbe certamente emessa nell’udienza successiva; generalmente in questi casi (nonostante la natura pubblica della vicenda) non verrebbe convocata un’ulteriore udienza solo per comunicare il decreto”.

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Secondo Guzzetta, fissare di sabato la prossima udienza non è un fatto banale e potrebbe preludere ad una sentenza in tempi relativamente brevi: “E’ il segno che tutti avvertono l’urgenza della situazione, trattandosi di una società sportiva; penso che la sentenza non possa arrivare prima di Natale, ma non è escluso che possa essere emessa entro l’inizio del mercato di gennaio. In caso poi di dichiarazione di fallimento, il Palermo avrebbe trenta giorni per fare reclamo”.

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Sul fronte del mercato, la parola d’ordine è ancora una volta cautela: “La questione è delicata e complessa perché qui in caso di fallimento, entrerebbe in gioco la disciplina dell’azione revocatoria (art. 65 e seguenti della legge fallimentare), con tante ipotesi previste dalla legge anche per atti compiuti prima della dichiarazione di fallimento e alcune fattispecie soggette anche a nullità senza necessità di revocatoria da parte di un curatore”.

E aggiunge: “Gli atti ordinari di ordinaria gestione dell’impresa non possono subire limitazioni, ma viste le accuse rivolte al club ed essendo il Palermo un club potenzialmente fallibile, ogni operazione sul mercato dovrà essere fatta certamente con grandissima cognizione di causa“.

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