Iachini: “Quando fu venduto Belotti non mi presentai all’allenamento”

Beppe Iachini e Palermo, amore anche con le strade che si sono divise: “Tornare a Palermo è sempre emozionante – ammette l’ex tecnico rosanero a La Marsa Conference – , ho tanti ricordi di questa città e di questa società. Quando si lavora sui giovani come fatto a Palermo alla fine fai un lavoro a beneficio del club e le cessioni fatte lo dimostrano. Spiace per come sia finita, con l’esonero dopo una vittoria, ma rimane il bel ricordo“.

Nuovo presidente in casa rosanero, con Zamparini che ha deciso di concludere la sua era: “Palermo ha la sua storia, ma Zamparini prima o poi doveva cedere. Spero che possa accadere e mi auguro che possa esserci un futuro per tutte le persone che lavorano in società. Zamparini ovviamente cerca di partecipare alla vita della squadra e della partita, anche dopo. Poi l’allenatore pensa di fare quel che è giusto. A volte mi sono trovato d’accordo e altre no, ma questo non significa che mi facesse la formazione“.

Iachini rivela poi un retroscena: “Belotti con me ha fatto dieci gol in B e sei in A all’esordio, l’anno dopo è stato ceduto Dybala e avevamo lui come attaccante titolare in estate, invece il mercato ha creato situazioni diverse. Da parte mia c’è sempre stata grande stima e tutti sapevano che poteva far bene. Era solo questione di tempo. Non so chi l’abbia mandato via ma non era certo mia intenzione. Nella mia vita non ho mai saltato un allenamento ma immaginatevi che per la sua cessione non mi presentai in campo“.


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