Inchiesta Palermo, la Cassazione annulla l’ordinanza su Sidoti: “Non fu corrotto”

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La Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio le ordinanze del Gip e del tribunale di Caltanissetta riguardanti il giudice Giuseppe Sidoti, che era stato sospeso per un anno con l’accusa di corruzione “propria” poi riqualificata come impropria. Giuseppe Sidoti era stato il presidente del collegio che ha esaminato la richiesta di fallimento del Palermo avanzata dalla Procura di Palermo

L’inchiesta condotta dalla Procura di Caltanissetta riguardava la sentenza sul mancato fallimento del Palermo calcio. I giudici hanno accolto la ricostruzione della difesa, sostenuta dall’avvocato Monica Genovese, e Sidoti dunque potrebbe tornare in servizio.

Nei giorni scorsi la Cassazione aveva dichiarato inammissibile il ricorso della Procura di Caltanissetta anche nei confronti dell’ex presidente del Palermo Giovanni Giammarva, facendo decadere le misure interdittive nei suoi confronti e annullando le sospensioni per le attività professionali.

L’annullamento senza rinvio dell’ordinanza del giudice Sidoti e di Giammarva, anche se ancora non si conoscono le motivazioni, in pratica solleva i due da ogni responsabilità. In sostanza una riabilitazione importante che impone una rilettura critica delle vicende giudiziarie degli ultimi sei mesi.

La decisione di non accogliere l’istanza fallimentare della Procura, dunque, fu legittima e non influenzata da alcun patto corruttivo che avrebbe pilotato la sentenza grazie alla concessione di regalie di varia natura. Un’altra importante spallata all’impalcatura accusatoria riguarda anche la intercettazione telefonica tra il giudice Sidoti e l’avvocato del Palermo Di Trapani che secondo la difesa non sarebbe utilizzabile. Secondo la Cassazione è una prerogativa del giudice dare indicazioni proprio per evitare il fallimento.

 

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5 thoughts on “Inchiesta Palermo, la Cassazione annulla l’ordinanza su Sidoti: “Non fu corrotto”

  1. Si parliamo parliamo ma la procura di Palermo è da due anni che prende pesci in faccia, La Sampdoria ha 32 milioni di debiti ma li nessuno interviene. Allora la domanda nasce spontanea ma sicuro che Zamparini è colpevole
    Direttore lo chiedo a lei e ai suoi colleghi

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