Infantino: “Sono orgoglioso del Mondiale, le critiche sono ipocrite”

“Oggi mi sento qatarino, oggi mi sento arabo, oggi mi sento africano, oggi mi sento gay, oggi mi sento disabile, oggi mi sento lavoratore migrante”. Il presidente della FIFA, Gianni Infantino, risponde così alle proteste contro i Mondiali in Qatar per la violazione dei diritti umani e sulle discriminazioni.

“Naturalmente – continua Infantino – io non sono qatarino, arabo, migrante, gay, disabile. Ma so che cosa voglia dire essere discriminato, so che cosa vuole dire essere straniero in un Paese straniero. Da bambino mi bullizzavano perché avevo i capelli rossi, perché ero italiano e non parlavo bene il tedesco. Ma tu accetti la sfida, provi a farti degli amici, nuovi contatti, non rispondi all’insulto con l’insulto”.

“Oggi sono orgoglioso della Fifa e di questo Mondiale, che sarà un bellissimo evento, il più bello che ci sia mai stato. È un mondiale aperto da forti critiche per il Paese che lo ospita. Quello che sta accadendo in questo momento è ingiusto. Le critiche al Mondiale sono ipocrite. Per quello che noi europei abbiamo fatto negli ultimi 3.000 anni dovremmo scusarci per i prossimi 3.000 anni, prima di dare lezioni morali agli altri. Queste lezioni morali sono solo ipocrisia”.

“In Europa chiudiamo le frontiere, creiamo stranieri illegali: quante persone muoiono cercando di entrare in Europa. L’Europa dovrebbe fare come il Qatar, creare condizioni legali per i lavoratori stranieri. Certo, le riforme hanno bisogno di tempo, di anni e anni. Ma chi è qui in Qatar, da lavoratore straniero, lo è in maniera legale e ha tutta l’assistenza, anche sanitaria. In Qatar ognuno è benvenuto di qualunque religione, di qualunque orientamento sessuale sia”.

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3 thoughts on “Infantino: “Sono orgoglioso del Mondiale, le critiche sono ipocrite”

  1. La verità la sanno anche i muri, per questo mondiale senza senso vi hanno riempito di soldi, i passati e presenti dirigenti FIFA!!!

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