Gazzi: “Palermo non la conosco abbastanza, Mondello affascinante”

Arrivato nei primi di agosto dell’ultimo mercato estivo, Alessandro Gazzi, è stato forse uno dei pochi acquisti mirati di questa stagione. Insediatosi a Palermo con la consapevolezza di dover lottare per la salvezza, ma neanche lui si aspettava una situazione così disastrosa alla sua stagione d’esordio. Il centrocampista del Palermo ha, comunque, conquistato un posto da titolare, anche grazie alla carenza di elementi a centrocampo ed è pronto ad un campionato cadetto in rosanero.

L’ex Torino ha rilasciato un’intervista al quotidiano locale “La Repubblica”, dove parla di come si è ambientato nel capoluogo siciliano, senza parlare di calcio: “Ancora non ho conosciuto abbastanza la città. Ho visitato la Cattedrale, il Teatro Massimo, Il Politeama, le Catacombe dei Cappuccini. Oltre la città ho visitato la Valle dei Templi ed Erice”.

“A Palermo si percepisce chiaramente- continua sempre sulla città – che è stato un punto di incontro di molte culture diverse. È qualcosa di vistoso e tangibile, nell’architettura, nella cultura. Non sono un grande appassionato di mare, preferisco la montagna, ma devo dire che Mondello è davvero affascinante”.

Il giocatore ha anche parlato della sua playlist: “Ero un ragazzo e ascoltavo più o meno quello che ascoltavano tutti i miei coetanei in quegli anni, vale a dire gli 883 e robe del genere. Poi mi sono imbattuto nella collezione di dischi dei miei genitori e ho cambiato stile, sopratutto dopo aver conosciuto i Pink Floyd. Di Dark Side of the Moon mi aveva colpito a primo acchito la copertina. E poi la musica, quando l’ho ascoltato. È stata una vera e propria folgorazione”


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